
Crecchio, che Covi! Alessandro torna a vincere al Giro d'Abruzzo
Il Puma di Taino è il decimo corridore italiano diverso ad andare a segno in questa stagione, conquistando oggi il gradino più alto di un podio tutto tricolore
Al Giro d'Abruzzo torna a ruggire il Puma di Taino: a quasi tre anni dall'ultima, memorabile vittoria al Giro d'Italia, Alessandro Covi (UAE Team Emirates-XRG) ritrova il successo, portando la squadra emiratina a quota ventotto centri stagionali. L'ottima regia della squadra ha portato il ventiseienne a involarsi in un lungo sprint in falsopiano ai -300m: prova a resistere Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani-CSF-Faizanè), che deve però accontentarsi della seconda pozione. Podio completamente italiano chiuso da Alessandro Fancellu (Team UKYO), la cui squadra è stata protagonista nell'inseguimento ad una pericolosa fuga staccatasi ai -28km dal traguardo.
Il percorso
Frazione inaugurale di 151km da Scerni a Crecchio. I primi 50km sono prevalentemente pianeggianti, poi una salitella di 3.5km al 3.4% fa da preludio al GPM di Bocca di Valle (12km al 3.2%, ma a gradoni). Conclusa la discesa si arriverà subito ai piedi della salita di Casoni (circa 3.5 km al 5%), seguita a breve distanza dalle ascese al traguardo volante di Ripa Teatina (2km al 6.3%) e a Miglianico (1km al 6%). Un breve tratto ondulato condurrà i corridori alla salita di Ari (2.5km al 7.5% con punte in doppia cifra), posta a soli 31km dall'arrivo. Il successivo tratto di falsopiano potrebbe scoraggiare eventuali attaccanti, ma le difficoltà non sono finite: la salita di Tollo (circa 2km al 5.5%) termina ad appena 9km dal traguardo, di cui 5.5km tendono all'insù prima della discesa. A 1300m dall'arrivo si torna a salire verso Crecchio (800m al 7.4%, max 10%), strappo che terminerà a 500m dal traguardo, posto in falsopiano.
Giro d'Abruzzo 2025, la cronaca della prima tappa
Parecchio movimento nei primi chilometri di corsa, con il gruppo allungatissimo ma ancora compatto fino ai 20km dall'avvio, quando riescono ad evadere Cristian Remelli (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Diego Bracalente (MBH Bank Ballan Csb) e Matteo Zurlo (SC Padovani Polo Cherry Bank). Gli attaccanti guadagnano subito 50" e, mentre il gruppo rallenta, prova a partire al contrattacco Sampo Malinen (Monzon-Incolor-Gub), che però rimane a bagnomaria tra testa della corsa e peloton, senza mai riuscire a riportarsi sui fuggitivi. Il gap dei battistrada continua a dilatarsi, raggiungendo il massimo vantaggio di 5'27" attorno al km 45 di corsa.

Sulla salita di Bocca della Valle il gruppo riprende Malinen, mentre il vantaggio dei battistrada si riduce sotto l'azione della FreePalestine. È Zurlo a vincere il GPM e vestirà domani la maglia di leader degli scalatori. Lungo la discesa cade in una curva il giovane Remelli, che deve recarsi all'auto medica per un taglio sul braccio, perdendo le ruote dei fuggitivi. Bracalente prova ad anticipare sulla salita verso il traguardo volante di Ripa Teatina, ma Zurlo è reattivo, rifilando poi una rasoiata al compagno di fuga che gli consegna anche la vittoria allo sprint.
Avvicinamento turbolento per il gruppo al traguardo volante: regola tutti David De La Cruz (Q36.5), che conquista l'ultimo secondo di bonus disponibile, mentre l'accelerazione provoca un'ulteriore contrazione del gap dei fuggitivi. Approfitta della successiva discesa per andare al contrattacco Ben Granger (Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente), ma il britannico non riesce a riportarsi sulla testa della corsa, che continua a perdere rispetto al gruppo. Zurlo e Bracalente vengono ripresi a 32.6km dal traguardo sul duro strappo di Ari, dove la UAE Team Emirates forza il ritmo mettendo il gruppo in fila indiana.
La prima vittima eccellente è Stephen Williams (FreePalestine), che aveva già mostrato segni di sofferenza sulle salite precedenti. La scrematura è abbondante allo scollinamento, con il gruppo che conta una quarantina di corridori. La strada continua a salire ma senza pendenze arcigne, così che qualcuno riesce a rientrare da dietro, complice anche un rallentamento ai -28km dal traguardo. Ne approfitta per attaccare la Polti VisitMalta: va subito in marcatura Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani) con a ruota Luca Cretti (MBH Bank Ballan CSB) e Harm Vanhoucke (Q36.5). Il margine è minimo, ma c'è e sui cinque attaccanti - con Alessandro Tonelli e Ludovico Crescioli per la squadra di Alberto Contador - rientrano Ivo Oliveira (UAE Team Emirates), Louis Mentjes (Intermarché-Wanty) e Damien Howson (Q36.5). Nonostante non ci sia inizialmente accordo tra i battistrada, gli attaccanti prendono velocemente 15" e il loro vantaggio continua a salire in modo preoccupante per la FreePalestine di George Bennet, rimasta fuori dal tentativo. Interviene quindi anche il Team UKYO di Alessandro Fancellu, che collabora nell'inseguimento: l'apporto della squadra nipponica aiuta a ridurre il gap, che era arrivato a lambire i 40". Intanto in gruppo fora Filippo Fiorelli, che riesce fortunatamente a rientrare, mentre in testa Vanhoucke ha un problema meccanico ed è costretto ad abbandonare la compagnia.
A 11km dal traguardo il gruppo sembra aver annullato la fuga, ma il vantaggio aumenta nuovamente, tanto che anche la Solution Tech Vini Fantini si mette in testa a tirare per le chances di Valerio Conti. Mentre Mentjes fa il ritmo sulla salita verso Tollo, Oliveira molla la testa della corsa, tornando in gruppo per gestire da lì l'avvicinamento al traguardo. Dal peloton provano a evadere Marco Brenner (Tudor), Fancellu, e si muove anche Bennet, ma senza molta convinzione. Annullati gli scatti, i battistrada sono ormai a vista, quindi è la UAE Team Emirates a impegnarsi a richiudere ai -7km dal traguardo. Di nuovo si rallenta e di nuovo Marcellusi prova a scattare con Samuele Zoccarato (Polti VisitMalta) e Nahom Zeray (Team UKYO) a ruota, ma la UAE richiude. Zoccarato rimane in testa a fare il ritmo, ma viene presto scalzato dagli UAE, che prendono il comando delle operazioni ai -3.6km. Oliveira allunga il gruppo sullo strappetto verso Crecchio, marcato dagli uomini dalla VF Group Bardiani: è infatti un testa a testa tra Fiorelli e Covi negli ultimi 300m, con Alessandro Covi che riesce a fare una lunghissima volata di testa che piega la resistenza di Filippo Fiorelli, che perde qualche metro e non riesce più a riportarsi sulla sua ruota. Terza posizione per Alessandro Fancellu.