Cronosquadre donne, il titolo mondiale è della Canyon-SRAM di Elena Cecchini
I Campionati del Mondo di Innsbruck si aprono con il successo della Canyon-SRAM nella Cronometro a Squadre femminile: la formazione tedesca diretta da Ronny Lauke è sempre stata una specialista di questo tipo di prove, aveva dominato le prime quattro edizioni del Mondiale, era stata seconda nel 2016, aveva mancato il podio solo l'anno scorso quando finì quarta e adesso sarà ricordata anche con l'ultima vincitrice della prova.
I pronostici non vedevano Alena Amialiusik, Alice Barnes, Hannah Barnes, Elena Cecchini, Lisa Klein e Trixi Worrack come prime favorite, ma hanno gestito alla perfezione le energie lungo i 54 chilometri della gara tanto da riuscire ad arrivare ancora compatte al traguardo. Per loro un tempo di 1h01"46" a più di 52.5 km/h di media.
Secondo posto per la Boels-Dolmans che sale sul podio per il quarto anno di fila: 22" il ritardo della formazione olandese che all'intermedio dei 22.8 km aveva un ritardo di soli 8" rispetto alla Canyon-SRAM. Le campionesse uscenti del Team Sunweb non sono riuscite a ripetersi, ma la medaglia di bronzo è comunque un bel premio di consolazione: partite piano, 25" all'intermedio, hanno provato a dare tutto nel finale ma hanno chiuso con 29" di ritardo.
All'intermedio dei 22.8 chilometri davanti a tutti non c'era una delle tre squadre poi salite sul podio: il miglior tempo parziale era stato fatto registrare dalla Wiggle High5 che però poi ha perso prima Archibald e poi Fahlin, con alcune tensioni tra le atlete, e ha perso tantissimo nella seconda parte finendo staccata di 57". Tutte abbastanza vicine le squadre italiane: la migliore è stata la Valcar-PBM, ottava, con 1" di vantaggio sulla BePink, decimo posto per la Alé Cipollini.