Tobiasz Pawlak, le due settimane da Dio di un figlio d'arte
Dopo oltre dieci anni senza successi, il ventottenne polacco ha conquistato quattro vittorie nel giro di diciassette giorni, uscendo dall'ombra del padre Wojciech. Nello stesso periodo ha ottenuto anche due secondi e due quarti posti
Ventesimo appuntamento dell’anno con Mondo Continental. In questa puntata: Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques, SD WORX BW Classic, Midden-Brabant Poort Omloop, Campionati Nazionali, Campionati delle Isole dell'Oceano Indiano e Tobiasz Pawlak, scopertosi vincente a ventott’anni e mezzo.
Le corse della settimana
Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques
In Polonia è andata in scena la trentacinquesima edizione della Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques, corsa a tappe di tre giorni dal percorso non troppo complicato. Al via si sono schierate quindici Continental, dieci formazioni dilettantistiche e una selezione nazionale polacca, per un totale di ventisei squadre.
La prima frazione, una semitappa, era del tutto priva di difficoltà altimetriche e misurava poco più di 87 km. Con un profilo simile era difficile pensare a un esito diverso dalla volata di gruppo. I pronostici sono stati confermati e il plotone si è presentato compatto sul traguardo, dove lo spunto migliore è stato quello di Patryk Stosz (Felt Felbermayr), che ha centrato, così, la ventesima vittoria UCI in carriera. Alle sue spalle si sono piazzati Tobiasz Pawlak (Mazowsze Serce Polski) e il giovane Sente Sentjens (Alpecin-Deceuninck Development).
Lo stesso giorno, nel pomeriggio, si è disputata anche la seconda semitappa, che proponeva la possibilità di una rivincita per coloro che erano rimasti delusi poche ore prima. Come prevedibile, è stata nuovamente volata, ma questa volta il più veloce è stato Radosław Frątczak (Voster ATS). Il ventunenne si è messo dietro Filippo Fortin (Maloja Pushbikers) e il vincitore del giorno precedente Patryk Stosz, che ha conservato la testa della classifica.
Nel secondo giorno di gara era prevista una tappa di oltre 200 km, ma, a causa di condizioni meteorologiche estreme, dopo poco più di 80 km la giuria ha deciso di annullarla.
Il percorso dell’ultima frazione prevedeva qualche asperità in più, ma nulla di trascendentale. Vista la classifica corta, c’è stata grande battaglia per gli abbuoni agli sprint intermedi, ma nessuno ha fatto la differenza e, ancora una volta, tutto si è deciso allo sprint. Abbastanza a sorpresa, il successo è andato a Tim den Braber (Volharding). Il venticinquenne ha battuto Tobiasz Pawlak e Filippo Fortin.
Grazie agli abbuoni conquistati sull’ultimo traguardo, Tobiasz Pawlak è riuscito a ribaltare la generale (e ha vinto anche la classifica a punti), imponendosi con 1” su Patryk Stosz, che si è parzialmente consolato con la maglia degli sprint intermedi, e 2” su Tim den Braber. Radosław Frątczak, quinto, è stato il miglior giovane. Quindici formazioni hanno concluso la graduatoria a squadre con lo stesso tempo, ma la somma dei piazzamenti ha premiato la Lubelskie Perła Polski.
SD WORX BW Classic
In Belgio si è disputata la terza edizione della SD WORX Brabant Wallon Classic, una corsa di un giorno che ha esordito nel calendario UCI lo scorso anno. Al via si sono schierate solo tredici squadre: un ProTeam (il Team Flanders-Baloise), un ProTeam di ciclocross (la Pauwels Sauzen-Bingoal), sei Continental, una squadra di ciclocross e cinque formazioni dilettantistiche.
Il percorso presentava un profilo adatto alle ruote veloci. Dopo un lungo tratto in linea, in cui il principale punto di interesse era rappresentato da un settore in pavé di circa 2000 metri, si entrava nei tre giri di un circuito finale lungo circa diciotto chilometri, che nel primo tratto presentava qualche strappo che, pur non troppo impegnativo, poteva creare selezione.
A differenza dello scorso anno, la corsa non è stata decisa da una volata, ma il gruppo è arrivato molto sfilacciato sul traguardo. La Alpecin-Deceuninck Development ha gestito alla grande il finale ed è riuscita a mettere a segno la doppietta, grazie ai grandi specialisti del ciclocross. La vittoria è andata, infatti, a Laurens Sweeck, che si è imposto con qualche metro di vantaggio su Tibor Del Grosso. In terza posizione ha concluso Aaron van Poucke (Flanders-Baloise), che, dopo essere rimasto per diversi mesi ai box a causa di un grave infortunio, era all'esordio stagionale. Ai piedi del podio si sono piazzati Antonin Souchon (France Militaire) e Jens Reynders (Bingoal WB Devo).
Midden-Brabant Poort Omloop
Nei Paesi Bassi si è disputata la dodicesima edizione della Midden-Brabant Poort Omloop, corsa di un giorno entrata nel calendario UCI nel 2017. A darsi battaglia sono state ventitré squadre: sette Continental e sedici formazioni dilettantistiche.
Il percorso, quasi completamente pianeggiante, prevedeva tre giri di un circuito di oltre cinquanta chilometri, caratterizzato da due settori in pavé, Oude Rielseweg, il più lungo, e Zandeind. Nel finale, invece, si entrava in un circuito di 7,5 chilometri che conduceva al traguardo.
La corsa ha avuto il suo punto di svolta a circa 50 km dal traguardo, quando sette corridori sono evasi dal gruppo. Nel gruppo di testa erano rappresentate quasi tutte le squadre principali ed è subito stato chiaro che il plotone non avrebbe più raggiunto i battistrada. Il secondo momento decisivo si è avuto intorno ai -15, quando Floris van Tricht (PremierTech) e Casper van der Woude (Metec-SOLARWATT) hanno staccato i compagni di avventura e si sono involati verso il traguardo.
I due si sono giocati il successo in una volata che, però, si è rivelata senza storia: Van Tricht ha mostrato di essere nettamente più veloce del rivale e lo ha battuto molto agevolmente. Alle spalle del duo di testa, con 19” di ritardo, Tijn Louwerensen (Monda Vakantieparken) si è assicurato il terzo posto. Si sono dovuti accontentare di un piazzamento ai piedi del podio, invece, Mike Bronswijk (Diftar) e Luke Verburg (Parkhotel Valkenburg).
Campionati Nazionali
Alcuni paesi hanno deciso di rinviare i campionati nazionali di una settimana, rispetto alla maggioranza. Per la quinta volta negli ultimi sei anni, Andreas Miltiadis ha centrato la doppietta a Cipro. A cronometro il corridore della Terengganu ha sempre vinto da quando è maggiorenne e ha conquistato il decimo titolo consecutivo. Quest’anno ha trovato un rivale nel giovanissimo Bogdan Zabelinskiy (Soudal-Quick Step Devo), che, al primo anno da under 23, ha chiuso secondo in entrambe le prove.
Polychronis Tzortzakis (Roojai Insurance) ha vinto il sesto titolo greco a cronometro in carriera, detronizzando il campione uscente Miltiadis Giannoutsos e riprendendosi la maglia che gli mancava dal 2021. La prova in linea ha visto l’affermazione del ventunenne Nikiforos Arvanitou (Novapor-Speedbike), che ha sconfitto in uno sprint a due Georgios Bouglas (Burgos-BH), vincitore dodici mesi fa.
Ingvar Ómarsson si è ripreso il titolo islandese a cronometro, ma nella prova in linea ha dovuto abdicare dopo tre vittorie consecutive: il trentacinquenne si è dovuto accontentare del quinto posto e ha lasciato la maglia a Kristinn Jonsson, che nel 2023 aveva chiuso al secondo posto.
In Uzbekistan è andata in scena una sorta di campionato sociale della Tashkent City, che ha monopolizzato le prime cinque posizioni in entrambe le gare. La cronometro ha premiato, un po’ a sorpresa, il giovanissimo Nikita Tsvetkov, mentre il risultato della prova in linea è stato più prevedibile: il campione uscente Dmitriy Bocharov ha confermato il titolo del 2023.
Choe Hyeong-min ha dominato la prova contro il tempo in Corea del Sud, ritrovando la maglia di campione nazionale dopo quattro anni: per il trentaquattrenne si tratta del settimo titolo nella specialità. Nella prova in linea Jang Kyung-gu si è imposto per la terza volta in carriera con uno strepitoso assolo e ha costretto il campione asiatico Kim Euro ad accontentarsi della seconda posizione.
In Iran, dopo la doppietta messa a segno dodici mesi fa, Saeid Safarzadeh è riuscito a confermarsi campione nazionale a cronometro, ma ha dovuto rinunciare al titolo in linea, che per la prima volta è andato al trentunenne Hasan Seyfollahifard, già sul podio nelle ultime due edizioni.
In Mongolia si era già disputata la cronometro, conclusasi con la vittoria di Jambaljamts Sainbayar (Burgos-BH). L’unico professionista del paese, però, non è riuscito a confermarsi nella prova in linea: non è andato oltre il quarto posto e ha dovuto cedere la maglia a Bilguunjargal Erdenebat (Ferei-Quick Panda).
Diego Mendes si è confermato campione brasiliano a cronometro, battendo per soli 6” Joao Pedro Rossi (SwiftCarbon). Una volata ristretta ha deciso la prova in linea: a uscirne vincitore è stato il quarantunenne Roberto Pinheiro Silva, che in passato è stato professionista con la Funvic-Soul.
Adil El Arbaoui ha conquistato per la seconda volta consecutiva il titolo marocchino a crono, mentre nella prova in linea c’è stata una novità: El Houcaine Sabbahi si è imposto per la prima volta, succedendo nell’albo d’oro ad Achraf Ed Doghmy, che aveva vinto nel 2022 e nel 2023.
Si è corso anche in altri paesi ciclisticamente “minori”: Belize, El Salvador, Guyana, Honduras, Libano, Montenegro, Nicaragua, Perù, Saint Lucia e Trinidad & Tobago. Tra i vincitori spiccano i nomi di Cory Williams, grande specialista dei criterium statunitensi, che ha vinto entrambi i titoli in Belize, e di Akill Campbell, pistard di livello internazionale, che è il nuovo campione nazionale di Trinidad & Tobago nella prova in linea.
Campionati delle Isole dell’Oceano Indiano
Dopo Tour de Maurice e Courts Mamouth Classique de l'ìle Maurice, sull’isola di Mauritius sono andati in scena i Campionati delle Isole dell’Oceano Indiano. Al via erano presenti solo cinque nazionali: Mauritius, Réunion, Seychelles, Madagascar e Comore.
Il programma è iniziato con la cronometro a squadre, che non vedeva al via Madagascar e Comore, presentatisi all'evento con un solo corridore. Per arricchire la start list, Mauritius e Réunion hanno presentato due squadre. Come da pronostico, il quartetto principale mauriziano, denominato Mauritius A e composto da Thibault Marrier d’Unienville, Hanson Matombe, Alexandre Mayer e Jeremy Raboude, ha conquistato il successo davanti alla selezione Réunion A, staccata di 49”. Sebbene fosse composta da soli tre corridori, Réunion B ha chiuso al terzo posto (con un ritardo di 3’08”), lasciando giù dal podio Mauritius B e Seychelles.
La cronometro individuale era lunga poco meno di 30 km e vedeva al via sedici corridori, con tutte le nazioni rappresentate. Il corridore più importante al via, il mauriziano Alexandre Mayer, tesserato per la Continental britannica Saint Piran e vincitore quest’anno della prova in linea degli African Games, ha fatto segnare il miglior tempo. Sul podio con lui sono saliti due rappresentanti di Réunion: Anthony Pothin ha concluso la prova al secondo posto, staccato di 24”, e Kévin Courtois è stato terzo a 57”.
Ventidue corridori hanno disputato la prova in linea di 130 km, ma un uomo si è dimostrato nettamente superiore alla concorrenza. Alexandre Mayer si è confermato il più forte e ha staccato tutti piuttosto nettamente, tagliando il traguardo in solitaria. Thibault Marrier d’Unienville ha completato la doppietta mauriziana, vincendo la volata per il secondo posto a 3’47” dal connazionale. Il terzo gradino del podio è andato, a sorpresa, alle Seychelles, grazie a Jean-Yves Souyane.
Le Continental tra i big
Ben dieci Continental hanno partecipato all’unica corsa professionistica (Tour de France escluso) della settimana, il Tour de Slovaquie. L’Arkéa - B&B Hôtels Continentale ha ottenuto i migliori risultati, con l’undicesimo posto finale di Embret Svestad-Bardseng e il terzo di Pierre Thierry nella quarta frazione. La Elkov-Kasper è riuscita a fare buone cose, soprattutto grazie al neocampione slovacco Lukáš Kubiš, in grado di chiudere diciassettesimo in classifica e di centrare un terzo e un quinto posto di tappa. Un altro dei corridori di casa, Matúš Štoček, ha indossato per due giorni la maglia di miglior scalatore, regalando visibilità in una vetrina importante alla ATT Investments.
Il ritratto della settimana: Tobiasz Pawlak
Fino allo scorso 11 giugno, Tobiasz Pawlak era conosciuto soprattutto per essere il figlio di Wojciech, corridore attivo tra gli anni ’90 e il primo decennio del 2000 e attualmente DS della Mazowsze Serce Polski: aveva ottenuto qualche risultato ai campionati nazionali su pista, ma su strada erano passati più di dieci anni dal suo esordio nel mondo Continental, avvenuto nel 2014, e il numero delle vittorie era ancora fermo a zero. A ventotto anni e mezzo era difficile pensare a un cambio di rotta.
Il 12 giugno, però, qualcosa è cambiato: nella prima tappa del Tour de Kurpie ha centrato la fuga buona e ha battuto allo sprint i compagni di avventura, conquistando il primo successo UCI in carriera. Il giorno seguente c’è stata una volata di gruppo e la Mazowsze Serce Polski ha deciso di lavorare per lui: ciò ha portato alla seconda vittoria consecutiva. La formazione polacca ha vinto anche la terza tappa, una cronosquadre, per poi gestire nelle ultime due giornate e, così, Tobiasz Pawlak ha concluso la corsa vincendo sia la classifica generale che quella a punti.
Dopo il campionato polacco, in cui la Mazowsze Serce Polski ha scelto di lavorare per Norbert Banaszek, poi vincitore, il ventottenne è tornato a guidare la squadra alla Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques: nelle tre tappe ha centrato due secondi e un quarto posto e tali risultati gli hanno permesso di vincere la classifica generale e quella a punti. Al momento non possiamo sapere se il primo successo lo abbia sbloccato mentalmente o se queste vittorie siano il frutto di uno stato di forma mai raggiunto prima, ma di sicuro nelle prossime gare bisognerà tenerlo d’occhio.
Tobiasz Pawlak conquistò il primo successo internazionale alla seconda stagione fra gli juniores, dopo un primo anno di adattamento alla categoria, aggiudicandosi allo sprint una tappa della Coupe du Président de la Ville de Grudziądz, corsa poi conclusa in ottava posizione. In seguito ottenne un buon terzo posto in una frazione della prestigiosa Driedaagse van Axel, nei Paesi Bassi, e fu secondo nella cronometro dei campionati polacchi, piazzamento che gli consentì di disputare i Campionati Europei.
Gli ottimi risultati tra gli juniores gli aprirono le porte del mondo Continental già al primo anno da under 23. Il polacco firmò con una delle formazioni del suo paese, la Mexller, ed ebbe la possibilità di correre diverse gare UCI, cercando di fare esperienza e, laddove possibile, di aiutare i compagni di squadra. Ottenne il suo miglior risultato stagionale al GP Polski, una delle prove del circuito Visegrad 4 Bicycle Race, in cui fu diciottesimo.
Nel 2015 fu confermato dalla sua formazione, che aveva cambiato nome in Domin Sport. Fu presente in occasione di tutte le tre vittorie internazionali del suo team, ma, a livello personale, fece un passo indietro nei risultati: in corse del calendario nazionale riuscì a centrare qualche top ten, ma a livello UCI non andò oltre il ventottesimo posto alla Korona Kocich Gor. Si concentrò anche sulla pista, chiudendo al terzo posto nella madison dei campionati polacchi.
Nella stagione successiva, Pawlak decise di cambiare aria, firmando per una compagine dilettantistica, il Klub Kolarski Tarnovia. Con la nuova formazione tornò a migliorare i suoi risultati internazionali, anche se mancò ancora la top ten: fu, infatti, undicesimo nella prima tappa del Carpathian Couriers Race. Su pista conquistò il primo titolo nazionale, aggiudicandosi l’inseguimento a squadre insieme ai compagni di squadra.
Nel 2017 rimase nel suo club e trovò finalmente l’agognata top ten UCI: chiuse al decimo posto il prologo e la classifica generale della Dookoła Mazowsza e la Puchar MON. Terminò, inoltre, al terzo posto il campionato polacco under 23 e vinse un paio di corse del calendario dilettantistico locale. In più continuò a farsi valere ai campionati nazionali su pista: confermò il titolo nell’inseguimento a squadre e fu bronzo nello scratch.
L’anno successivo, uscito dalla categoria under 23, tornò alla Domin Sport, che nel frattempo aveva perso la licenza Continental. Il polacco migliorò ulteriormente i propri risultati nelle corse internazionali su strada, centrando quattro top ten e arrivando a sfiorare il podio sia al GP Poland, in cui fu quarto, che al Memorial Andrzeja Trochanowskiego, che terminò in quinta posizione.
Nel 2019 rientrò nel mondo Continental, firmando con la Hurom BDC. Fece il suo esordio stagionale in Grecia, all’International Tour of Rhodes, tornando a disputare una corsa internazionale al di fuori dalla Polonia a quasi sei anni dai Campionati Europei juniores 2013. Per la prima volta in carriera conquistò un podio UCI, chiudendo al terzo posto il Memorial Grundmanna i Wizowskiego, e centrò anche il quinto posto al Puchar MON.
Nella stagione seguente si accasò alla Mazowsze Serce Polski, nuova formazione che, di fatto, rimpiazzò nel panorama Continental la Hurom. Pawlak ottenne i suoi migliori risultati al Tour of Bulgaria, in cui centrò un terzo e un quarto posto di tappa. Fu, inoltre, nuovamente protagonista ai campionati polacchi su pista, conquistando per la terza volta in carriera il titolo nell’inseguimento a squadre e la medaglia di bronzo nella corsa a punti.
Nel 2021, confermato, avvicinò ulteriormente la vittoria, ma nella prima frazione del Tour of Mevlana si dovette accontentare del secondo posto. Ottenne discreti risultati anche al Turul Romaniei, in cui chiuse al quarto posto al prologo, e al Tour of Szeklerland, in cui fu sesto in classifica finale, battuto da ben tre compagni di squadra. Su pista conquistò il quarto titolo nazionale nell’inseguimento a squadre.
Alla Mazowsze Serce Polski anche nella stagione successiva, centrò un eccellente quarto posto nella prova in linea del campionato nazionale: il risultato assunse ancora più importanza, se si considera che a vincere fu il compagno di squadra Norbert Banaszek. Fu anche quarto in due frazioni del Tour of Bulgaria e quinto nella classifica generale della In the footsteps of the Romans, in cui ottenne anche due top ten di tappa. Alla Belgrade Banjaluka, inoltre, fece parte del gruppo che vinse la cronosquadre.
Lo scorso anno, sempre in maglia Mazowsze Serce Polski, ha centrato un solo piazzamento, un ottavo posto di tappa al Tour of Poyang Lake, ma ha sfiorato la top ten nelle classifiche finali di corse di livello superiore: è stato undicesimo al Tour of Taihu Lake (gara del circuito ProSeries) e tredicesimo al Tour of Estonia (di categoria 1).
Dopo il salto di qualità mostrato nell’ultimo mese, Tobiasz Pawlak è chiamato a confermarsi: la sua prossima corsa dovrebbe essere il Tour of Qinghai Lake, che inizierà domenica.