Ide Schelling esulta per la vittoria della seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi 2023
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…e alla fine arriva Schelling

La discesa finale fa più selezione delle salite precedenti ed il ciclista olandese della BORA, nuova maglia gialla, ha la meglio in volata su un buon Matteo Sobrero. Nei dieci anche Bagioli e Scaroni

04.04.2023 18:18

Gli interrogativi che sorgono nel contemplare l’altimetria della seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi sono fondamentalmente due. Riuscirà Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) a conservare la maglia gialla conquistata al termine della prima tappa e soprattutto assisteremo alle prime schermaglie tra i big di classifica? Perché nei quasi 194 km da Viana a Leitza il terreno per attacchi ed imboscate ce n’è e pure parecchio. Sono ben cinque i gpm categorizzati, tre di seconda e due di terza categoria, ed il più difficile di questi, quello di Saldias a 45 km dalla conclusione, potrebbe infuocare la tappa di oggi.

Da Viana non partiva Pello Bilbao (Bahrain Victorious), costretto al forfait a causa di un’infezione polmonare. La fuga di giornata prendeva il via dopo una decina di km dalla partenza. Erano sei i ciclisti protagonisti della fuga predetta, ovvero Jesus Ezquerra (Burgos BH), Alan Jousseaume (Team TotalEnergies), Javier Romo (Astana Qazaqstan), Txomin Juaristi (Euskaltel-Euskadi), Jon Barrenetxea (Caja Rural-Seguros RGA) e Carlos Garcia Pierna (Kern Pharma).

La fuga, che aveva raggiunto un vantaggio massimo sul gruppo di quasi 5 minuti, si scomponeva sulla dura salita di Saldias, quarto dei cinque gpm in programma, quando in testa restavano soltanto Romo e Jousseaume. Nella discesa verso il secondo traguardo volante di Doneztebe, sulla coppia di testa si riportavano Barrenettxea e Mikel Landa (Bahrain Victorious), che proprio sulla salita precedente era scattato ed era riuscito a raggiungere così la testa della corsa. 

Dopo un vantaggio massimo dei quattro di testa che raggiungeva 40 secondi, il gruppo reagiva e sotto l’impulso di INEOS, EF e Movistar riprendeva prima Barrenetxea, poi Romo ed infine Landa e Jousseaume quando mancavano 18 km alla conclusione. Nonostante un nuovo attacco portato dalla coppia formata da Lilian Calmejane (Intermarchè Circus Wanty) ed Abel Balderstone (Caja Rural-Seguros RGA), a cui si univa a poco meno di 9 km dalla conclusione anche David de La Cruz (Astana Qazaqstan), il gruppo ritornava compatto a 7 km dall’arrivo. 

Nella discesa successiva verso l’arrivo di Leitza il gruppo imprimeva un ritmo indiavolato, anche perché un big come Daniel Martinez (INEOS Grenadiers) era stato rallentato da un problema meccanico che lo avrebbe fatto terminare con 30 secondi di ritardo. In particolare era Alex Aranburu (Movistar) ad allungare il gruppo ed a preparare la volata a se stesso. Volata che vinceva Ide Schelling (BORA Hansgrohe) davanti a Matteo Sobrero (Jayco AlUla) e David Gaudu. Aramburu era quarto e Brandon McNulty (UAE Team Emirates) quinto. Chiudevano la top ten in ordine dal sesto al decimo posto, Andrea Bagioli (Soudal Quick Step), Rigoberto Uran (EF Education EasyPost), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Simon Guglielmi (Arkea Samsic) e Ruben Guerreiro (Movistar). 

Schelling, oltre ad ottenere la prima vittoria stagionale, è adesso in testa alla classifica generale davanti a Sobrero ed a Gaudu. L’italiano ed il francese hanno un ritardo di 4 e 6 secondi rispettivamente.

La terza tappa di domani da Errenteria ad Amasa-Villabona, lunga quasi 154 km è a ben vedere una delle più dure del Giro dei Paesi Baschi 2023. Oltre ai cinque gpm categorizzati tra il km 57 ed il km 130, gli ultimi 15 km contengono altri quattro dentelli, brevi ma con pendenze spesso in doppia cifra, fino all’apoteosi ‘garagista’ dell’ultimo km, con pendenze che arrivano al 26%. Un finale che può incidere senza dubbio sull’esito finale della breve corsa basca.

 

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