Una tappa al Giro è il clou per Chloe
A Lendinara vince per la prima volta la Hosking, seconda piazza per Marta Tagliaferro, Evelyn Stevens resta in rosa
La prima tappa per velociste di questo 27esimo Giro Rosa si chiude con la vittoria di una delle pochissime atlete al via che si può effettivamente etichettare come una velocista pura: sul traguardo di Lendinara a sfrecciare per prima è stata l'australiana Chloe Hosking che nelle quattro precedenti partecipazioni alla gara a tappe italiana non era mai riuscita a cogliere una vittoria ed al massimo vantava un quarto posto come miglior piazzamento. Nel corso della sua carriera la 26enne sprinter della Wiggle High5 ha quasi sempre dovuto fare i conti con una concorrenza interna molto forte: nei suoi primi anni infatti ha potuto imparare il mestiere accanto a Ina Teutenberg, che inevitabilmente le toglieva spazi nelle occasioni più importanti, mentre adesso si trova a correre con la stessa maglia di Giorgia Bronzini, Jolien D'Hoore e la giovane britannica Lucy Garner.
In questa situazione Chloe Hosking ha imparato quindi ad approfittare delle opportunità che le possono capitare: in questo 2016 quando le due velociste più forti della Wiggle High5 non c'erano, lei ha vinto una tappa al Ladies Tour of Qatar e soprattutto s'è ripetuta andando a segno in una tappa e nella classifica generale finale del Tour of Chongming Island con il numero delle vittorie stagionali che con oggi è salito a quota quattro.
Nel mezzo della tappa la lotta per le maglie
La tappa di oggi da Montagnana e Lendinara, la terza di questa edizione del Giro Rosa, era praticamente tutta in pianura con solo un piccolo gran premio della montagna di terza categoria nella prima parte in corrispondenza del passaggio dal parco dei Colli Euganei: un profilo ben diverso da quello dei due giorni precedenti in cui non mancavano le pendenze in doppia cifra e le insidie magari poco evidenti dall'analisi delle altimetrie ufficiali della corsa. La tappa è quindi risultata assai poco spettacolare ma va comunque registrato il passaggio di Elisa Longo Borghini al primo posto al gpm, un risultato che le ha permesso di riconquistare la testa della classifica per la maglia verde.
Interessante anche il passaggio dal traguardo volante ad abbuoni a Este: qui la Boels-Dolmans ha fatto le cose sul serio, alzando notevolmente il ritmo e portanto la statunitense Megan Guarnier a conquistarsi i 3" di bonus per la prima posizione davanti a Thalita De Jong. In terza posizione la Boels-Dolmans è riuscita a piazzare la maglia rosa Evelyn Stevens che quindi, seppur di appena 1", è riuscita ad incrementare lievemente il proprio margine di vantaggio sulle altre atlete di classifica. Purtroppo per la formazione olandese c'è stata anche una scivolata che ha coinvolto la campionessa del mondo Elizabeth Armitstead che però ha concluso regolarmente la tappa lasciandosi sfilare dal gruppo negli ultimi tre chilometri per non correre rischi: da valutare anche le condizioni di Anna Trevisi della Alè Cipollini, finita anche lei a terra ed in grado comunque di arrivare al traguardo.
Hosking salta Guarischi, Tagliaferro 2a
Nella seconda parte del tracciato ci sono stati un paio di tentativi di fuga: prima si è mossa solitaria l'esperta Silvia Valsecchi, poi quando la portacolori della BePink è stata ripresa dal gruppo è uscita l'americana Scotti Lechuga (Hagens Berman) che è arrivata a guadagnare non più di 25". Come prevedibile, negli ultimi 10 chilometri il plotone ha cambiato marcia in avvicinamento allo sprint ed è andato a riprendere abbastanza agevolmente sia Lechuga che l'azera Pavlukhina che aveva tentato un contrattacco senza riuscire a riportarsi sull'americana.
Gli ultimi chilometri hanno visto entrare in azione il treno della Canyon-SRAM che si è messo davanti a pieno organico per provare a lanciare Barbara Guarischi: la velocista italiana ha approcciato l'ultima curva ai 350 metri in seconda posizione dietro alla compagna di squadra Tiffany Cromwell, ma al momento di lanciarsi è stata anticipata proprio da Chloe Hosking che era alla sua ruota e non è più riuscita a reagire finendo col perdere diverse posizioni nonostante il gruppo fosse stato quasi in totale fila indiana. Hosking invece è uscita molto forte e si è portata dietro Marta Tagliaferro che abilmente era riuscita a mettersi nella sua scia già all'ultimo chilometro: al traguardo le posizioni non sono cambiate e l'australiana della Wiggle High5 è passata per prima sul traguardo con un vantaggio netto proprio sull'italiana della Alè Cipollini.
In terza posizione si è piazzata invece Giorgia Bronzini, ancora brillante dopo la vittoria nella dura frazione di San Fior, mentre Barbara Guarischi ha chiuso al quinto posto preceduta anche dalla francese Roxane Fournier; in top10 troviamo anche Michela Pavin (decima) e Megan Guarnier che ha chiuso in settima posizione restando in testa alla classifica a punti, ma l'obiettivo dell'americana è quello della vittoria finale del Giro Rosa forse una condotta di gara un poco più accorta potrebbe permetterle di arrivare alle ultime tappe con qualche energia in più. Adesso comunque Guarnier è terza nella generale a 16" dalla compagna di squadra Evelyn Stevens che ha portato il suo vantaggio sulla polacca Niewiadoma a 3" grazie all'abbuono al traguardo volante: domani sarà rivincita tra le ruote veloci del gruppo, ma poi arriveranno le grandi montagne.