In attesa del Giro: stasera ad Acqui Terme Beppe Conti incontra Saronni, Contini e Baronchelli
Nel novero degli eventi che nelle città sede di tappa punteggiano la vigilia della corsa rosa, oggi nella località piemontese una serata all'insegna dell'amarcord
Cresce il fermento, in questa lunga vigilia di Giro d'Italia, nelle città che ospiteranno le tappe della corsa che andrà in scena dal 4 al 26 maggio prossimi: si moltiplicano gli eventi a tema e ciò non fa altro che alimentare ulteriormente l'attesa per l'arrivo della carovana rosa.
Galà in Rosa con Conti, Saronni, Contini e Baronchelli
Acqui Terme, sede di partenza della quarta frazione (che terminerà ad Andora dopo 187 km), ha messo in cartellone tre incontri che caratterizzano questo mese di aprile: venerdì scorso Marco Pastonesi ha intervistato Claudio Chiappucci, mercoledì 24 il giornalista Massimo Prosperi ripercorrerà la storia del ciclismo acquese, e questa sera, in programma alle 21 nella Sala Convegni ex Kaimano, ci sarà un vero e proprio Galà in Rosa (questo il nome della manifestazione) all'insegna dell'amarcord.
Nella serata (organizzata da Piergiorgio Ricci) Beppe Conti, uno dei più amati e seguiti giornalisti e scrittori di ciclismo, incontrerà tre grandi protagonisti degli anni ‘70 e ’80: Giuseppe Saronni, Silvano Contini e Gianbattista Baronchelli.
Tre protagonisti del ciclismo anni ‘70-’80
Beppe Saronni vinse due volte il Giro, nel 1979 (a nemmeno 22 anni) e nel 1983, quando coronò al meglio la sua striscia magica cominciata con Giro di Svizzera e Mondiale di Goodwood 1982 e proseguita con le successive affermazioni (in maglia iridata) a Giro di Lombardia e Milano-Sanremo. Inutile dire che la sua figura sarà sempre legata a doppio filo a quella di Francesco Moser, e di sicuro Beppe Conti non mancherà di inanellare aneddoti sul tema.
Anche per Silvano Contini il 1982 fu un anno specialissimo: vinse la Liegi-Bastogne-Liegi e poi fu gran protagonista al Giro, dove colse - col terzo posto finale - il miglior risultato in carriera, accompagnato nell'occasione anche da tre successi di tappa e un giorno in maglia rosa, in un'edizione dominata dalla figura di Bernard Hinault, che si impose davanti a Tommy Prim.
Gianbattista Baronchelli stupì il mondo quando, all'esordio nel 1974, da ventenne contese fino alla fine la corsa rosa a un certo Eddy Merckx, che riuscì a spuntarla per la miseria di 12". Fu l'esibizione più abbagliante di GiBì al Giro, gara in cui inanellò poi una serie di piazzamenti in top ten (fu ancora secondo nel 1978 e nel suo palmarès figurano anche un terzo posto, tre quinti, due sesti e due decimi), pagando a volte il fatto di essere preso in mezzo alla rivalità tra Moser e Saronni. Memorabili, nella carriera di Tista, i due Lombardia vinti a 9 anni di distanza l'uno dall'altro e il secondo posto al Mondiale di Sallanches, alle spalle di un Bernard Hinault incontenibile.