Doppia festa BORA: Meeus vince il Circuit de Wallonie dopo la neutralizzazione
Imprevisto a Charleroi: un incidente tra due moto al seguito della corsa costringe gli organizzatori allo stop temporaneo. Si riprende dopo un'ora e mezza, poi lo sprint vincente di Meeus su Taminiaux e Kielich
Dopo Nico Denz tocca a Jordi Meeus. Il belga completa la giornata di festa della sua BORA-hansgrohe, già vincitrice al Giro d'Italia con Nico Denz, al termine di una giornata caratterizzata da un incidente sul percorso che ha costretto gli organizzatori a neutralizzare la gara per circa un'ora e mezza. Dopo la ripartenza ci sono stati parecchi attacchi, ma le squadre degli sprinter sono riuscite a controllare la corsa fino alla volata dove Meeus ha anticipato la coppia della Alpecin-Deceuninck formata da Lionel Taminiaux (2°) e Timo Kielich (3°). Il migliore degli italiani è stato Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), che nel finale non è riuscito a impostare la propria volata e ha chiuso al 10° posto.
Il Circuit de Wallonie si è disputato su un percorso di 184 chilometri con partenza e arrivo a Charleroi. Dopo una prima parte in prevalenza pianeggiante, la seconda parte della corsa prevedeva una lunga serie di strappi inferiori al chilometri di lunghezza e con pendenze intorno al 6% - su tutti il Walcourt (700 metri al 7%) e il Mont-sur-Marchienne (900 metri al 6%) in cima al quale era posizionato il traguardo. La fuga di giornata è stata formata da sei atleti, evasi dal gruppo senza troppe difficoltà sin dalle prime battute: Filippo Conca (Q36.5 Pro Cycling Team), Maurice Ballerstedt (Alpecin-Deceuninck), Gianni Marchand (Tarteletto-Isorex), Joshua Duffy (Team BridgeLane), Alexander Arnt Hansen (Restaurant Suri-Carl Ras) e Red Walters (XSpeed United Continental).
A poco più di 90 chilometri dall'arrivo è arrivato il momento topico della giornata; su un tratto interlocutorio gli organizzatori hanno segnalato ai fuggitivi di fermarsi, facendo altrettanto poco dopo con il gruppo principale. Un brutto incidente tra due moto al seguito della corsa aveva infatti tenuto occupate le ambulanze, bloccando il percorso. Gli organizzatori sono stati quindi costretti a sospendere la corsa in attesa che le ambulanze prestassero soccorso agli operatori coinvolti per poi decidere come modificare il percorso. Lo stop è durato quasi un'ora e mezza: ala fine gli organizzatori hanno deciso di tagliare due giri del circuito finale, portando il chilometraggio mancante a 55 chilometri.
Al momento della ripartenza i fuggitivi hanno mantenuto la testa della corsa con circa 1'40" di vantaggio sul gruppo condotto dalla BORA-hansgrohe. Il ricongiungimento tra i due gruppi è avvenuto a 30 chilometri dall'arrivo, quando sono cominciati gli attacchi delle prime linee: i più attivi sono stati Robbe Ghys (Alpecin-Deceuninck) e Johannes Adamietz (Lotto Dstny), che hanno provato a portare via due gruppetti incontrando la resistenza del gruppo, dove la BORA-hansgrohe di Jordi Meeus e la Israel-Premier Tech di Giacomo Nizzolo hanno tenuto alto il ritmo per favorire un arrivo allo sprint.
A 19 chilometri dall'arrivo il diciottenne William Eaves (ARA|Skip Capital) ha approfittato di un rallentamento per attaccare: l'australiano è rimasto al comando con un vantaggio massimo di 10" fino ai -15, prima del rientro del gruppo che si è così preparato alla volata. In uno sprint aperto fino alla fine è stato Jordi Meeus a prevalere: il velocista di Lommel ha premiato il grande lavoro dei suoi compagni battendo Lionel Taminiaux e Timo Kielich della Alpecin-Deceuninck.