A Plouay colpaccio di Mischa Bredewold, un'altra gemma per la SD Worx
La neerlandese vince in volata la Classic Lorient Agglomération, in un finale estremamente caotico. Bertizzolo sale sul podio insieme a Marta Lach
Una fuga che ha accarezzato a lungo il successo, tanti scatti di diverse protagoniste attese e una volata caotica con vincitrice forse inaspettata: non è mancato lo spettacolo nella Classic Lorient Agglomération, corsa in cui come sempre è regnata l'incertezza fino alla fine. Ad esultare sulla Boulevard des Championnats du Monde di Plouay è stata Mischa Bredewold, la settima vincitrice diversa in corse World Tour per il Team SD Worx, che sale a cinquantasei vittorie complessive in stagione. La neerlandese era anche caduta nelle fasi centrali di corsa ed era riuscita a rientrare solo dopo aver cambiato bici, ma da lì avanti è sempre stata nelle prime posizioni del gruppo, mostrando i primi segnali della gamba che l'ha portata a vincere nettamente nello sprint finale. Una vittoria molto prestigiosa per la classe 2000, che quest'anno ha dato ampie garanzie di competitività e non ha accusato minimamente il salto nel WWT, e oggi si è regalata la prima grande vittoria in una classica.
Classic Lorient Agglomération, la cronaca della corsa
La fuga parte praticamente al primo scatto, con Susanne Andersen (Uno-X Pro Cycling) e Franziska Brauße (Ceratizit-WNT Pro Cycling), raggiunte poco dopo anche da Karolina Kumiega (UAE Team ADQ). Alle tre battistrada vengono lasciati oltre cinque minuti prima di entrare nelle fasi decisive, con la Lidl-Trek che inizia a controllare il ritmo. Le fuggitive procedono di comune accordo fino ai -80, quando Brauße perde contatto sullo strappo di Mane Brazo (500 metri al 9.6%). La tedesca riesce a rientrare, ma non riesce più a dare un grosso contributo prima di staccarsi definitivamente pochi chilometri dopo.
Il gruppo riduce progressivamente il distacco, che aveva superato anche i sei minuti e mezzo, con la Lidl-Trek che continua a fare la maggior parte del lavoro, mentre a sessanta dal traguardo subentrano anche Movistar, Jumbo Visma e Fenix Deceuninck. Il ritmo rimane sempre costante e sostenuto, ma il duo di testa procede sempre con un buon vantaggio. Il distacco è ancora di 2’35” ai -33, quando riparte in solitaria Jade Wiel (FDJ-Suez). Riesce a fare lo stesso poco dopo anche Letizia Borghesi (EF Education TIBCO SVB), in una fase in cui il gruppo inizia a procedere a strappi, e l’inseguimento perde di efficacia.
Col passare dei chilometri aumentano sempre di più le possibilità delle due di testa, che transitano sul traguardo prima del penultimo giro con 2’05”. Un vantaggio ancora ampio, ma che Andersen dovrà cercare di mantenere vivo da sola, perché nel frattempo Kumiega è andata in difficoltà e si è staccata. Ovviamente non una buona notizia per la polacca, ma nemmeno per la campionessa norvegese, che vede ridursi le sue possibilità, anche perché in gruppo iniziano le grandi manovre. A sedici chilometri dall’arrivo prova ad allungare Pfeiffer Georgi (Team dsm-firmenich), ben controllata da Marlen Reusser, Liane Lippert e anche da Elisa Balsamo, sempre brillante nelle primissime posizioni, ma con sempre meno compagne a disposizione. Il gruppo rimane però ancora compatto, anche se sempre più scremato, al passaggio dall’arrivo per l’ultimo giro, mentre Andersen ha ancora solo una decina di secondi di vantaggio.
La norvegese viene ripresa esattamente ai -10, poco prima dello scatto di Lippert sulla cima dell’ultimo Rostervel. La campionessa tedesca riesce a prendere qualche secondo di vantaggio, mentre dietro inizia a mancare la collaborazione. Balsamo non ha più compagne davanti e non trova aiuto dalle altre squadre per inseguire, ma solo altri tentativi di scatto. Un frangente che favorisce l’azione della leader della Movistar, che arriva ad avere un buon vantaggio ai -5, quando inizia un inseguimento un po’ più organizzato, guidato da SD Worx e UAE Team ADQ.
Sull'ultimo passaggio su Le Lezot Lippert viene però ripresa dal forcing di alcune delle migliori scalatrici rimaste davanti, come Ashleigh Moolman ed Elise Chabbey, che riportano di nuovo la situazione al punto zero. Negli ultimi quattro chilometri si vive nell'anarchia più totale, con un gruppo ancora folto ma senza una vera padrona, per cui si susseguono i tentativi di allungo: ci prova prima la giovane Eglantine Rayer), poi Reusser, di nuovo Moolman e Chabbey, Claire Steels e infine ancora Reusser all'ultimo chilometro. La costante in tutta questa fase è la presenza di Elisa Balsamo nelle primissime posizioni del gruppo, addirittura in terza ruota al momento dell'attacco di Reusser, dietro Soraya Paladin. Una condotta di gara per certi versi inevitabile per quella che sarebbe la netta favorita in volata, ma che si rivelerà troppo dispendiosa.
Il rettilineo finale di Plouay come sempre gioca un brutto scherzo alle gambe di alcune le favorite, anche per chi si era posizionata bene: nei 300 metri finali in leggera salita Balsamo si pianta completamente, così come tante altre che erano state nel vivo della corsa fino a quel momento. Lo spunto vincente è quello di Mischa Bredewold, che sbuca dal centro della strada e si impone nettamente. Secondo posto per Marta Lach (Team Ceratizit WNT), terzo per Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ), che migliora così il quarto posto del 2021. Si tratta della seconda vittoria nel World Tour in carriera per Bredewold, la prima con la SD Worx dopo quella dello scorso anno in maglia Parkhotel Valkenburg al Simac Ladies Tour. La corsa a tappe nei Paesi Bassi sarà il prossimo appuntamento per la neerlandese 2000, che da ora più che mai sarà da tenere in grandissima considerazione all'interno delle possibili vincitrici per questa infermabile SD Worx.