Sostiene Pogačar: "Cinque Tour? Non è questo il mio obiettivo"
Il manifesto d'intenti del campione sloveno la dice lunga sulla sua mentalità vincente
“Non posso paragonarmi a Eddy Merckx perché non sono gli stessi tempi. È un po' lusinghiero, ma allo stesso tempo può essere fastidioso perché vuoi solo essere te stesso”. Un fuoriclasse. Di essere uno dei più grandi campioni di tutti i tempi, lo ha dimostrato, negli ultimi anni, sulle strade di tutto il mondo. Ma Tadej Pogačar è un campione innanzitutto sotto il profilo mentale. Le sue recenti affermazioni non sono solo una dichiarazione di intenti, ma anche un manifesto di mentalità vincente.
La carriera (già straordinaria) di Tadej Pogačar
Lo sloveno compirà 26 anni il prossimo 21 settembre e con un palmarès che lo inserisce già ora tra i più grandi - da Eddy Merckx a Bernard Hinault, passando per Miguel Indurain - Pogačar potrà certamente arricchire la bacheca.
Lui che in carriera ha già vinto tre Tour de France (nel 2020, nel 2021 e nel 2024), un Giro d'Italia (nel 2024), due Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2021 e nel 2024), tre Giri di Lombardia (nel 2021, nel 2022 e nel 2023), un Giro delle Fiandre (nel 2023), due edizioni della Tirreno-Adriatico (nel 2021 e nel 2022), due edizioni delle Strade Bianche (nel 2022 e nel 2024), una Parigi-Nizza (nel 2023), un'Amstel Gold Race (nel 2023), una Freccia Vallone (nel 2023), diciassette tappe al Tour de France, sei tappe al Giro d'Italia, tre tappe alla Vuelta a España, la medaglia di bronzo in linea ai Giochi olimpici 2020 e la medaglia di bronzo in linea ai Mondiali 2023.
La rivalità con Vingegaard
Pogačar stesso sembra sorpreso dai suoi traguardi. "Da giovane non avrei mai immaginato di poter vincere una tappa al Tour" ha recentemente dichiarato a CNN Sport. Eppure, dopo aver vinto la sua prima Grande Boucle, ha affermato di correre per il puro divertimento, senza pressioni. Quattro anni fa, con la sua incredibile rimonta su Primož Roglič, aveva già stupito il mondo, conquistando il Tour come il più giovane vincitore del dopoguerra.
La rivalità con Jonas Vingegaard, uno dei pochi in grado di tenergli testa nelle gare di tre settimane, ha continuato a caratterizzare le ultime stagioni. Il 27enne danese in carriera ha vinto due Tour de France, nel 2022 e nel 2023. Tuttavia, nel Tour de France 2024, Pogačar si è preso la sua rivincita, dominando su sei tappe, di cui cinque in montagna. Vingegaard, reduce da un incidente in aprile, ha combattuto con coraggio, ma ha dovuto cedere al talento travolgente dello sloveno.
Il traguardo dei cinque Tour de France
Proprio questo 2024 è stato, per ora, esaltante per lo sloveno, il primo uomo a vincere Giro e Tour nello stesso anno da Marco Pantani nel 1998. Un traguardo incredibile, se si pensa l'età ancora molto giovane del campione di Komenda.
Con tre vittorie al Tour, Pogačar si avvicina rapidamente al record storico di cinque trionfi in giallo detenuto da leggende come Eddy Merckx e Bernard Hinault, Jacques Anquetil e Miguel Indurain. Anche se evita di parlare apertamente di futuri record, ammette che i prossimi dieci anni della sua carriera potrebbero riservare altre grandi soddisfazioni.
Tuttavia, Pogačar non vive il ciclismo come una corsa ai primati: “Corro solo per divertirmi, non per sentirmi obbligato o qualcosa del genere, e vado alle gare con la mente libera” ha detto nella stessa intervista a CNN Sport. Insomma, con tre Tour già in bacheca e una decina di anni di carriera ancora davanti, la possibilità di mandare in frantumi ogni record sono alte. E questo Pogačar lo sa benissimo: "Le probabilità di raggiungere quota cinque Tour de France sono piuttosto buone, ma non è questo l'obiettivo che voglio".
Dice che vuole vincere tutte e cinque le Classiche Monumento e anche vincere tutti e tre i Grandi Giri aggiungendo la Vuelta al suo palmarès. Ci è riuscito solo Eddy Merckx. Ci riuscirà anche Tadej Pogačar?