In Olanda la Jumbo-Visma mette nel sacco VDP: Van Baarle è campione

C'era un chiaro favorito sulla carta per questo campionato nazionale olandese, 220 km attraverso il Limburgo da Valkenburg a Sittard-Geleen, un circuito finale vallonato che prevede 19 chilometri da ripetere 6 volte e mezza con circa 180 metri di dislivello per giro sparsi su tre salite, il Kollenberg (0,5 km al 6,8%), lo Stockselseweg (0,4 km al 5,3%) e l'ascesa al Watersley Sports & Talent Park (600 metri al 5,3%). Il nome del favorito non poteva che essere Mathieu Van der Poel (Alpecin–Deceuninck), e viene da dire che bisognerebbe impegnarsi a trovare in tutti i Paesi Bassi un percorso non adatto a uno che ha vinto tre delle cinque classiche monumento e raggiunto la top ten in tutte e cinque.

A contendergli la vittoria non poteva che essere la Jumbo-Visma del campione uscente Pascal Eenkhoorn, che ha dovuto giocare una corsa d'attacco per sfruttare la superiorità numerica e mettere in difficoltà VDP. Sono infatti i portacolori Jumbo Robert Gesink e Olav Kooij a riuscire a portar via il primo vero tentativo dopo circa 25 km, seguiti da Timo De Jong (VolkerWessels), Jasper Haest e Jochem Kerckhaert (BEAT Cycling Club). I cinque, superato il Kruisberg, entrano nel circuito finale con 3' e 40'' di vantaggio, prima che il gruppo, dove lavora soprattutto la Alpecin–Deceuninck con Riesebeek, Hendrix e Sinkeldam, si muova per inseguirli.

Dal gruppo si muovono diversi corridori per cercare di rientrare sugli attaccanti: ai –70 circa parte un terzetto formato da Frank Van Den Broek (ABLOC), Ide Schelling (BORA-hansgroe) e Bart Lemmen (Human Powered Health). A questo punto la Jumbo-Visma non si fida più dei due uomini che ha mandato in avanscoperta e comincia a forzare l'andatura selezionando un terzo gruppo di una ventina di corridori: tra di essi c' è ovviamente Van der Poel che appena gli Jumbo si rialzano prova a rientrare tutto solo sul gruppo di Shelling. Per due volte a chiudere su di lui sono prontamente i gialloneri rimasti: Sam Oomen, Gijs Leemreize, Mick Van Dijke e Dylan Van Baarle, decisamente il più attivo nel rintuzzare VDP. Con lui ci sono anche Julius Van Den Berg (EF Education-EasyPost), Cees Bol (Astana), Sjoerd Bax (UAE Team Emirates) e Mike Teunissen (Intermarché-Circus-Wanty): ai -45 i tre gruppi sono racchiusi in poco più di 30''.

Il terzetto di Shelling ai- 42 rientra sulla testa della corsa, ma non fa a tempo a prendere fiato che arriva il terzo tentativo di VDP: stavolta solo Van Den Berg e, con più fatica, ancora Van Baarle riescono a tenergli la ruota. Il vincitore della Roubaix è abbastanza stizzito per la mancanza di collaborazione da parte dei due avversari, ma dopo circa 5 km di inseguimento raggiunge il gruppo di testa, che ora conta dieci unità, con la Jumbo-Visma sempre in maggioranza e Van Baarle ora disposto a collaborare: per i calabroni ora il piano è portare allo sprint Olav Kooij.

VDP lo sa e sferra un quarto attacco ai -22; a staccarsi sono Gesink e Kerckhaert, ma a chiudere per primo è lo stesso Kooij. Dopo che anche Shelling deve fermarsi per un problema al cambio, il gruppo di testa si riduce a 7. All'ultimo passaggio sul traguardo Van Baarle vede Mathieu appannato e prova ad andarsene: la sua azione non riesce, ma finisce per lanciare il contrattacco di Van Den Broek, che prende una ventina di secondi. Ai -10 la sua azione si fa pesante e parte di nuovo Van Baarle: VDP ha perso l'attimo e deve di nuovo aprire il gas ai-7, ma a seguirlo è lesto Kooij, che naturalmente non lo aiuterà per un solo metro.

La partita a scacchi è vinta per la Jumbo, e il vantaggio di Van Baarle crescerà fino al traguardo, che l'ex-Ineos taglierà con un vantaggio di 36'' sul compagno di squadra e 39'' su Van der Poel, riportando il terzo titolo nazionale olandese consecutivo per la propria formazione, dopo i due precedenti di Pascal Eenkhoorn e Timo Roosen. Per Dylan Van Baarle è il primo titolo nazionale in linea in carriera; nel 2018 aveva vinto la prova a cronometro.