Aldag: "Roglic ferito". Girmay: "La maglia verde mi mette le ali"
Le dichiarazioni dei protagonisti della dodicesima tappa del Tour de France 2024: Evenepoel affranto per Roglic, Girmay su una nuvola dopo il successo
Le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti della dodicesima tappa del Tour de France 2024, che ha visto il terzo successo di Biniam Girmay in questa Grand Boucle, davanti a Wout Van Aert e Pascal Ackermann. Grande ansia per Primož Roglic, caduto a pochi chilometri dal traguardo di Villeneuve-sur-Lot.
Remco Evenepoel: “Per gli uomini di classifica non c'è un giorno di riposo”
“Le mie sensazioni oggi? Preferirei non vedere cadere nessuno, soprattutto chi è in corsa per il podio. Spero che Roglic recuperi bene e possa continuare. Non vorresti mai provare tu stesso una cosa del genere e non vuoi che lo provi nemmeno il tuo diretto avversario. Ecco perché gli uomini di classifica combattono sempre per i posti migliori. Qualcosa può sempre succedere, per fortuna negli ultimi 30 km ero sempre in prima fila. È stato un arrivo frenetico con molto traffico, ma mettersi davanti è stata la scelta giusta, come purtroppo è stato dimostrato. Questo significa che non c'è un giorno di riposo per gli uomini di classifica”.
Rolf Aldag: “Terribile che il nostro leader sia caduto”
“Roglic sicuramente è ferito. Ovviamente è terribile che il nostro leader sia caduto. Dopo la caduta di ieri, un altro incidente pesante oggi, il medico lo visiterà e vedremo. Ha perso un po' di tempo, non è stato un bene e certamente volevamo evitarlo. Abbiamo altri obiettivi oltre al lottare per il podio, cioè sapere come sta e capire se continuare o meno. Penso che abbiamo il miglior team medico che si possa immaginare e vedremo cosa ci diranno. In questo momento ci interessa solo che Roglic sia caduto molto duramente, ho visto che è successo anche ad altri corridori. Non è mai bello, non era certamente nei piani. Sapevamo che quell'ostacolo sarebbe stato lì e non so se ci fosse un'alternativa per arrivare in centro città rispetto a quella strada”.
Mark Renshaw: “Cavendish è arrabbiato. McLay meritava una punizione più pesante”
“Siamo ovviamente molto delusi. Pensiamo che Cavendish si sia giustamente guadagnato il quinto posto, è stato un quinto posto molto combattuto. Se si analizza lo sprint si vede che Daniel McLay prende il comando per lanciare Arnaud Démare. Quando finisce il suo lead-out, devia leggermente a sinistra e smette di pedalare. Se questo succede in uno sprint per me merita una punizione più pesante. Come ex lead-out, so certamente che ci sarà una reazione. La reazione in questo sprint è che Cavendish è andato a sinistra, proprio come Coquard. Quindi non pensiamo che sia giusto. Mark è arrabbiato”.
Biniam Girmay: “Ho cambiato mentalità. La maglia verde mi mette le ali”
“Voglio ringraziare i miei compagni e lo staff senza i quali non potrei dimostrare che sono il più veloce. Sin dalla partenza di questo Tour de France ho capito di poter vincere. Ho dimostrato in queste tre volate che se sono ben posizionato posso portare a termine bene il mio lavoro. Oggi per noi poteva anche arrivare una fuga, ma quando si è capito che sarebbe stato uno sprint di gruppo, ho detto ai miei compagni via radio che stavo bene e che l'avrei fatto anche io. La maglia verde mi mette le ali, mi sento velocissimo. Ho avuto alti e bassi in questi anni ma ho cambiato qualcosa e sta funzionando, ho cambiato anche mentalità”.