Capiot apre di volata la stagione francese: battuto Pedersen alla Marseillaise; Ulissi, Covi e Bettiol piazzati
Il Grand Prix La Marseillaise, tradizionale appuntamento di inizio stagione e gara d'apertura della Coupe de France, presenta 174 chilometri dal profilo mosso ed aperto a più soluzioni tattiche. Il percorso comprende diverse asperità, la maggior parte delle quali non impossibile da scalare. L'ultima salita, il Col de la Gineste (7,6 km al 3%), termina a dieci chilometri dal traguardo pianeggiante di Marsiglia. La difficoltà altimetrica maggiore della giornata tuttavia sembra essere la Route de Cretes: 3,3 km al 9% quando all'arrivo però mancano ancora più di 45 km. Da segnalare inoltre alcune inaspettate defezioni dell'ultimo minuto dalla startlist che vede al via nove formazioni World Tour; non hanno infatti preso il via da Marsiglia Matteo Trentin, Edward Theuns ed Ivo Oliveira.
In seguito al via effettivo cominciano gli scatti in testa al gruppo da parte dei coraggiosi di giornata; scatti che dopo una decina di chilometri provocano la formazione di una fuga vera e propria. Al comando troviamo dunque cinque uomini: Nicolas Debeaumarché (St-Michel-Auber 93), Clément Carisey (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Louis Blouwe (Bingoal-Pauwels Sauces-WB), Alexis Gougeard (B&B Hôtels-KTM) e Danny Van der Tuuk (Equipo Kern Pharma), raggiunti poco dopo dal duo composto da Jordan Jegat (Team U Nantes Atlantique) e Julien Amadori (Nice Métropole Côte d'Azur). Da questa iniziale composizione, arrivata a toccare un vantaggio massimo attorno ai 7 minuti, perde contatto abbastanza presto proprio il giovane Amadori, mentre il gruppo viaggia a ritmo regolare principalmente sotto l'impulso di Groupama-FDJ e AG2R Citroën.
Giunti sulla Route de Cretes la corsa si infiamma: mentre la fuga continua a perdere elementi e minuti di vantaggio il plotone viene sfilacciato da due prolungate accelerazioni di Alberto Bettiol (EF Education-Easypost), che riesce a ridurre il numero di componenti del gruppo ad una quarantina di unità. Complice un momento di rilassamento in cima alla salita ne approfitta per fuoriuscire Diego Ulissi (UAE Emirates) tallonato da Sandy Dujardin (TotalEnergies). Il duo si riporta con facilità sui due superstiti della fuga di giornata Debeaumarché e Gougeard. Il toscano però si libera facilmente anche di questa compagnia e resta da solo al comando salvo poi essere raggiunto ai -21 da un gruppetto composto proprio da Gougeard, Debeaumarché e Dujardin, con le aggiunte di Alexis Brunel (UAE Emirates) e soprattutto uno scatenato Guillaume Martin (Cofidis), mentre dietro il gruppo insegue con un ritardo attorno ai 40".
La tranquillità però dura poco e sulle prime rampe del Col de la Geneste Martin rompe gli indugi andando via da solo con uno scatto che testimonia una buona condizione, nel frattempo nel gruppo si susseguono allunghi che però non riescono a portare via un'azione decisiva. Ma il ritmo si fa incessante sotto il grande impulso della Trek-Segafredo e il battistrada è ripreso nella discesa verso Marsiglia. La UAE prende dunque in mano le operazioni di preparazione della volata in un gruppo finalmente compatto. Negli ultimissimi chilometri i treni di TotalEnergies ed Arkéa-Samsic provano a lanciare nella posizione ideale i rispettivi uomini veloci e alla fine ad avere la meglio sono proprio questi ultimi, con la volata di potenza di Amaury Capiot, che precede nettamente nello sprint in leggerissima salita il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e lo spagnolo Francisco Galván (Equipo Kern Pharma). La top10 è poi completata nell'ordine da Edvald Boasson Hagen (TotalEnergies), Benoit Cosnefroy (AG2R Citroën), Bryan Coquard (Cofidis), Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty-Gobert), Diego Ulissi (UAE Emirates), Alessandro Covi (UAE Emirates) ed infine Alberto Bettiol (EF Education-Easypost).