Bertizzolo beffa Schrempf sul traguardo: tappa e maglia al Tour de Romandie
L'italiana della UAE vince in volata la prima frazione della corsa svizzera, riacciuffando la campionessa austriaca sulla linea d'arrivo
Il Tour de Romandie Féminin si apre con successo italiano nel finale tesissimo a Yvedron-les-Bains. A vincere è stata Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ), che ha beffato sul traguardo Carina Schrempf (Fenix Deceuninck), che aveva attaccato da sola a pochi chilometri dalla fine, e si è forse tradita da sola esultando con troppo anticipo, non accorgendosi dell'arrivo alla sua destra di Bertizzolo. Dopo aver ottenuto tanti piazzamenti di livello nelle ultime settimane (terza alla Classic Lorient, quarta al GP de Wallonie, top cinque di tappa sia al Ladies Tour che in Scandinavia), è arrivata finalmente la vittoria che mancava alla ventiseienne veneta dal Trofeo Oro in Euro del 2022.
La prima metà di tappa è caratterizzata dalla fuga solitaria di Clara Honsinger (EF Education-TIBCO-SVB), all'attacco dopo il primo gpm di terza categoria e prosegue per quasi novanta chilometri. Per la crossista staunitense non arriva però la maglia di migliore scalatrice, perché alle sue spalle Loes Adegeest (FDJ-Suez) sprinta per il secondo posto dopo aver fatto bottino pieno sul primo passaggio a Niédens (1.9 km al 5.6%), e successivamente mette la squadra a tirare per riprendere la fuggitiva. Honsinger viene ripresa nei primi metri della salita di Arrissoules (2.5 km al 6.9%) da un'accelerazione in prima persona di Demi Vollering, che non calca la mano per fare selezione ma tiene il gruppo allungato. La sua compagna Niamh Fisher-Black vince la volata sul gpm davanti a Kasia Niewiadoma, ma Adegeest resta davanti e indosserà la maglia a fine giornata.
Dopo aver scollinato l'ultimo gpm non ci sono più salite particolarmente selettive, ma mancano ancora più di quaranta chilometri all'arrivo. Il gruppo è ancora composto da una sessantina di unità, ma nessuna velocista di riferimento che ha interesse a tenere la corsa chiusa fino al finale. La più guardata per lo stato di forma recente è Marta Lach (Ceratizit-WNT Pro Cycling), che rimane infatti passiva a centro gruppo, mentre le altre squadre provano a turno a portare via un gruppetto nel lungo tratto di falsopiano. Il primo tentativo significativo ai -40 vede come protagoniste Marlen Reusser (Team SD Worx) ed Elise Chabbey (Canyon SRAM Racing), le due principali atlete svizzere, insieme ad Amber Kraak (Team Jumbo Visma), riprese dopo un paio di chilometri.
Proprio Jumbo Visma e Canyon sono tra le due squadre più attive insieme alla Movistar, che prova a muovere sia Floortje Mackaij che Jelena Erić, oltre a qualche cane sciolto come Nina Buijsman (Human Powered Health) e Jolanda Neff, che si mette in mostra anche su strada con la nazionale svizzera. Nessuna riesce però a fare realmente la differenza fino ai -3, quando riesce ad evadere dal gruppo Carina Schrempf. La campionessa austriaca della Fenix Deceuninck non è nuova ad azioni di questo tipo, e riesce a cogliere il momento giusto in cui le squadre hanno fatto la loro scelta per la volata, ma le gregarie a disposzione non sono molte.
A 400 metri dal traguardo Schrempf ha ancora un buon vantaggio e sembra in grado di reggere, mentre alle sue spalle guidano l'inseguimento il UAE Team ADQ di Sofia Bertizzolo e la SD Worx di Mischa Bredewold, che spende anche Vollering per andare a chiudere. Nel testa a testa tra le due negli ultimi 200 metri ha la meglio l'italiana, che proprio sul traguardo riesce a raggiungere e a mettere la ruota davanti a Schrempf, relegata a un amarissimo secondo posto. Quarto posto per Soraya Paladin, con Fem van Empel che completa la top five. In gruppo tutte le donne di classifica compresa Niewiadoma, rientrata in gruppo dopo essere stata coinvolta in una caduta insieme a Kristen Faulkner. La statunitense della Jayco AlUla arriva a oltre quattro minuti, così come Elisa Longo Borghini, che lascerà quindi a Gaia Realini il compito di provare a vincere nel decisivo arrivo in salita di domani.