UAE Tour 2023 - Analisi del percorso
Scatta domani anche la prova maschile della corsa a tappe emiratina, che mantiene il canovaccio degli ultimi anni: arrivi in salita a Jebel Jais e Jebel Hafeet e una cronosquadre
In un periodo in cui abbondano la brevi corse a tappe, l'UAE Tour è però l'unico appuntamento World Tour. Il percorso ripresenta le caratteristiche fondamentali degli anni scorsi, con 4 tappe per velocisti - di cui alcune potrebbero essere condizionate dal vento - due arrivi in salita e una prova contro il tempo. Questo è abbinato a qualche leggera novità come la cronosquadre (che mancava dal 2019) o il leggero indurimento del traguardo di Jebel Jais. Un bel test per tanti, che essendo WT fa gola ai team per far salire i propri punteggi nel ranking.
Lunedì 20 febbraio - 1a tappa: Al Dhafra Castle - Al Mirfa (151.0 km)
La corsa si apre con la tappa nel deserto, il cui tracciato ricalca esattamente quello della seconda tappa della corsa femminile. Come avvenuta in quell'occasione, la tappa potrebbe essere fortemente condizionata dal vento. Anche il circuito finale di 18.8 km, unica aggiunta al tracciato della tappa delle ragazze, essendo tutto sul mare ed esposto al vento può produrre danni. Attenzione ad un breve strappo posto subito dopo il primo passaggio dal traguardo, di circa 500 metri con una punta al 7%, non perché sia impegnativa in sé, ma perché potrebbe allungare e spezzare ulteriormente il gruppo in una situazione già complicata dai ventagli. Il rettilineo finale sarà di circa 300 metri.
Martedì 21 febbraio - 2a tappa: Khalifa Port - Khalifa Port (17.3 km - Cronosquadre)
Se nella prima giornata gli eventuali distacchi tra i big dipenderanno dalla presenza del vento, la seconda tappa farà sicuramente classifica. Si corre una cronosquadre totalmente pianeggiante di oltre 17 km in cui i team più rodati potranno fare distacchi. Da sottolineare che anche questa tappa si correrà tutta sul mare, su strade esposte a possibili raffiche di vento.
Mercoledì 22 febbraio - 3a tappa: Umbrella Beach Al Fujairah - Jebel Jais (185.0 km)
Per come è concepito l'avvio di questo UAE Tour i big saranno sempre sotto stress. Alla terza tappa è il momento del primo arrivo in salita, sul traguardo classico di Jebel Jais. La tappa in sé è la più impegnativa delle sette, dal momento che è la più lunga e anche quello col percorso meno pianeggiante fin da subito. Quelli percorsi nei primi 90 km sono poco più che falsopiani, ma si tratta comunque di strade in pendenza che metteranno fatica nelle gambe. Da sottolineare una novità, rispetto al passato, nell'imbocco della salita finale: si percorre una nuova strada più breve che taglia parte del fondovalle con una breve rampa da non sottovalutare (più o meno 1 km al 9% posto a chiusura di un lungo tratto al 3/4%), posta a 33 km dal traguardo, dunque appena 12 km prima dell'inizio della formale della salita finale. Segue poi la lunga salita finale (21.1 km al 5.4%) che essendo priva di pendenze cattive spesso fa selezione soltanto da dietro almeno fino agli ultimi 3 km (7% di media, max 9%). Chissà che l'inedita rampetta non indurisca quanto basta l'ascesa finale per vedere un po' più di bagarre.
Giovedì 23 febbraio - 4a tappa: Al Shindagha - Dubai Harbour (174.0 km)
Dopo le prime giornate intense, gli uomini di classifica dovrebbero potersi rilassare con una tappa per velocisti che si svolge in buona parte a ridosso dell'area metropolitana di Dubai. Attenzione al tratto dal km 40 al km 100, che si inoltra leggermente verso il deserto e sarà senza dubbio più soggetto ad eventuali raffiche di vento. L'ultima parte si svolge tutta nell'area di Palm Jumeirah, prima di concludersi nei pressi del porto turistico al termine di un lungo rettilineo di circa 700 metri.
Venerdì 24 febbraio - 5a tappa: Al Marjan Island - Umm al Quwain (170.0 km)
Tappa sulla falsariga della precedente che alterna zone più aperte al vento ed altre più urbanizzate, che quindi non esclude a priori la possibilità di ventagli. Il finale è assolutamente lineare, praticamente privo di curve negli ultimi km, spezzati solo da alcune rotonde non particolarmente insidiose. L'ultima di queste è posta a circa 800 metri dal traguardo.
Sabato 25 febbraio - 6a tappa: Warner Bros. World Abu Dhabi - Abu Dhabi Breakwater (166.0 km)
L'ultima occasione per i velocisti è una tappa che si svolge prevalentemente nel tessuto urbano di Abu Dhabi, dunque più esente dal vento rispetto alle precedenti. Per queste ragioni risulta in assoluto la più semplice delle 7. Il finale è anche planimetricamente molto lineare anche se bisogna sottolineare che un paio di semicurve impediscono di vedere il traguardo prima degli ultimi 250 metri.
Domenica 26 febbraio - 7a tappa: Hazza Bin Zayed Stadium - Jebel Hafeet (153.0 km)
All'ultimo giorno rimane il quasi iconico arrivo in salita di Jebel Hafeet. Nella prima parte si sta a lungo nel deserto con un tracciato lineare e quasi pianeggianti dove, come avvenuto nella corsa maschile, il vento potrebbe già cogliere qualcuno in castagna. Dopo 140 km la strada inizia a salire leggermente attraversando Green Mubazzarah e subito dopo inizia la salita vera e propria di 10.8 km al 6.6%. Sono impegnativi soprattutto i primi 8.5 km, con una media intorno all'8% ed alcuni tratti in doppia cifra; successivamente la pendenza diminuisce, alternando falsopiani (3/4%) a tratti più impegnativi; dopo l'ultimo di questi, a circa 600 metri dal traguardo, la strada scende sensibilmente fino all'ultima rampa di 200 metri.