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La Nokere Koerse di Merlier: Walscheid e De Lie cercano ancora di prendergli la targa...

16.03.2022 18:26

Come passare dall'essere uno dei tanti nel cross all'essere uno dei migliori sprinter su strada in poche, abili mosse: in pratica basta seguire la traiettoria di Tim Merlier, che nell'ultimo triennio si è sempre più allontanato dalle origini fangose della sua carriera per diventare un vero e proprio fattore delle corse più veloci, dalla tappe nei GT alle gare in linea come la Nokere Koerse che il 29enne fiammingo ha vinto oggi.

Da Deinze a Nokere erano 189.8 km, sviluppati in gran parte sul circuito dell'arrivo, caratterizzato dai muri di Lange Ast e di Nokereberg, entrambi molto abbordabili. Solo dopo 25 km è partita una fuga, composta da 5 uomini ovvero Gil D'Heygère (Minerva), Aaron Verwilst (Sport Vlaanderen-Baloise), Adrien Lagrée (B&B Hotels-KTM), Robin Carpenter (Human Powered Health) e Kobe Vanoverschelde (Tarteletto-Isorex); il drappello ha avuto fino a 3' di margine ma poi già a metà gara è stato rimesso nel mirino, e ai -85 è stato raggiunto dall'avanguardia del gruppo, che si era sfilacciato sul pavé di Huisepontweg. Anche nella prova maschile, come in quella femminile, non sono mancate le cadute, tra i coinvolti Hugo Hofstetter (Arkéa Samsic) e Iljo Keisse (Quick-Step Alpha Vinyl).

Ai -77 si è mosso per un breve attacco Ludovic Robeet (Bingoal Pauwels Sauces WB), poi ai -75 è toccato a Casper Van Uden (DSM), a cui si sono aggregati presto Andreas Goeman (Tarteletto) e Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF), peccato che ai -67, sul muro di Lange Ast, quest'ultimo si sia subito staccato; gli altri due hanno gestito una quindicina di secondi per quanto hanno potuto, poi su di loro sono rientrati ai -60 Mathijs Paasschens (Bingoal) e Lukas Pöstlberger (Bora-Hansgrohe). Il quartetto ha funzionato anche bene, arrivando ad avere 40" di vantaggio ai -45, ma poi la reazione del gruppo, ispirata dalla Alpecin-Fenix di Tim Merlier, ha avuto la meglio, andando a chiudere sugli attaccanti ai -23.

Ancora il tempo di qualche schermaglia, un bell'allungo del giovane Samuel Watson (20enne della Groupama-FDJ), rimasto al comando dai -16 ai -11 con un vantaggio che ha raggiunto i 20", accenni di scattini di Robeet (indemoniato all'idea di voler ripetere la vittoria del 2021), una breve azione di Otto Vergaerde (Trek-Segafredo) sul pavé di Hoevenstraat ai -5, e siamo precipitati in un attimo in zona volata.

Il punto topico, proprio come nella prova femminile, l'ingresso sul rettilineo dalla curva a sinistra, affrontata da Tim Merlier in maniera perfetta: il corridore della Alpecin ha bruciato l'educato pavé degli ultimi 200 metri e ha centrato la seconda vittoria stagionale dopo quella di Sovicille alla Tirreno. Alle sue spalle Max Walscheid (Cofidis), Arnaud De Lie (Lotto Soudal), Bert Van Lerberghe (Quick-Step), Bram Welten (Groupama-FDJ), Rasmus Tiller (Uno-X), Hugo Hofstetter, Pierre Barbier (B&B Hotels-KTM), Pascal Ackermann (UAE Emirates) e Jannik Steimle (Quick-Step). La Coppa del Belgio prosegue venerdì con la Bredene Koksijde Classic.

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