Il gruppo del Giro d'Italia 2023 © Giro d'Italia
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Giro d'Italia, ecco tutti i favoriti per la classifica generale

Pogacar non sembra avere rivali, per il podio c'è invece grande incertezza. Da Thomas a Bardet, da Uijtdebroeks a Tiberi, scopriamo tutti gli uomini di classifica del Giro 2024

28.04.2024 19:30

A meno di una settimana dal via della 107esima edizione del Giro d'Italia, che prenderà il via sabato 4 maggio da Torino, è giunto il momento di presentare i principali uomini di classifica che si daranno battaglia per 21 giorni sulle strade italiane. Seppur la lista partenti non sia ancora ufficiale e la presentazione delle squadre si terrà giovedì sera alle 20:30 presso il Castello del Valentino, già da mesi sono noti i principali corridori che quest'anno puntano forte sulla Corsa Rosa, nella speranza di ottenere il miglior risultato possibile in classifica generale. Ecco la rassegna.

Ecco i principali uomini di classifica del Giro d'Italia 2024

Tadej Pogacar

Ogni presentazione è superflua per il fuoriclasse sloveno che è il favorito unico per la vittoria di questo Giro. Vista la strepitosa condizione di forma mostrata in primavera e l’assenza di rivali credibili c’è chi azzarda a pensare 21 giorni in maglia rosa per Tadej, ma su questa ipotesi è meglio andarci cauti. Come ricorda il GM della UAE Mauro Gianetti, è bene che Pogacar arrivi alla fine del Giro con energie rimaste per tentare la doppietta con il Tour de France, lasciando dunque intendere che una tattica votata solo allo spettacolo e cercando di vincere più tappe possibili potrebbe essere controproducente. In ogni caso, sarà lui la stella su cui tutti gli occhi saranno puntati per almeno metà delle tappe.

Geraint Thomas

Passano gli anni, ma il 37enne gallese continua ad essere un solido ed affidabile corridore da grandi giri, come dimostrato con la grande prestazione dello scorso anno. I tanti chilometri a cronometro potrebbero favorirlo, così come la presenza di una Ineos forte e adatta a supportarlo su tutti i terreni. Il suo avvicinamento alla corsa rosa non è stato entusiasmante, ma c’è da scommettere che “mister G” si presenti al via da Torino nella condizione ideale.

Romain Bardet

L’ex enfant prodige francese ha ormai 34 anni, ma Bardet sembra ringiovanito dal cambio di squadra e programmi, vivendo una sorta di seconda giovinezza in casa DSM. Il suo recente secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi testimonia un’ottima condizione, e nella sua formazione credono fortemente alla possibilità di ottenere un podio finale. Se le cronometro potrebbero rappresentare un ostacolo, ecco che ci aspettiamo di vederlo spesso all’attacco in salita.

Thymen Arensman

L’olandese della Ineos Grenadiers parte ufficialmente con i gradi di luogotenente di Thomas, anche se di fatto si tratta quantomeno di un vice-capitano. Arensman è un uomo di classifica fatto e finito, che ha tutte le carte in regola per migliorare il sesto posto dello scorso anno, potendo sfruttare come arma a proprio sfavore questa condizione di “underdog”. Inoltre, è lui il principale favorito per la Maglia Bianca di miglior giovane.

Daniel Martínez

Il colombiano della Bora-Hansgrohe ha la prima occasione in carriera di testarsi come capitano in un grande giro, e la sua preparazione per la corsa è stata certosina: già a febbraio ha affrontato la ricognizione degli sterrati della tappa di Rapolano Terme. L’unica, grande, incognita che lo accompagna è legata alla mancanza di continuità che l’ha portato ad alternare grandi prestazioni a prove deludenti, ma il suo nome per il podio non può essere scartato.

Ben O’Connor

L’australiano della Decathlon-AG2R sembra essersi finalmente lasciato alle spalle due annate deludenti e sta inanellando grandi risultati in questo 2024. La sua ritrovata condizione, unita ad una formazione che arriva al Giro d’Italia con una selezione infarcita di scalatori e grandi motivazioni (dopo anni in cui la Corsa Rosa veniva un po’ snobbata) fanno di O’Connor un serio contendente alla top5 finale.

Cian Uijtdebroeks

Il gioiellino della Visma-Lease a Bike ha dichiarato ancora lo scorso inverno di puntare forte sul Giro d’Italia, e le aspettative su di lui si sono inevitabilmente alzate. Il talento sicuramente non gli manca, ma i risultati della sua primavera non sono stati quelli che molti si sarebbero aspettati, con un settimo posto piuttosto anonimo alla Tirreno-Adriatico che sembra un po’ poco per puntare al podio finale del Giro. Un lungo stage in altura in Spagna avrà però sicuramente permesso di rifinire al meglio la sua condizione in vista di un appuntamento a cui sembra tenere moltissimo.

Juan Pedro López

Lo scalatore spagnolo della Lidl-Trek, dopo aver lasciato il segno nel Giro 2022 in cui vestì a lungo la Maglia Rosa ha fatto un po’ perdere le tracce di sé, assestandosi su un livello medio da buono scalatore. La recente vittoria del Tour of the Alps lo ha riportato al centro delle attenzioni, anche per una condotta di gara risoluta, la sua attitudine all’attacco e soprattutto un’ottima gamba quando la strada sale. Al momento la sua formazione non sembra intenzionata a portare elementi importanti a suo supporto, ma a 26 anni i limiti di Juanpe sono ancora tutti da scoprire.

Antonio Tiberi & Damiano Caruso

Arriviamo infine alle speranze italiane, che risiedono maggiormente nel talentuoso scalatore laziale classe 2001, quindi ancora molto giovane e alla prima esperienza da uomo di classifica in un grande giro. La sua crescita è però evidente, non eclatante ma continua e graduale, ed Antonio dichiara che la top5 finale sarebbe il massimo. La sua Bahrain-Victorious gli affiancherà l’espertissimo Damiano Caruso, che sembra aver già posto le condizioni sul suo Giro: se sarà in ottima forma proverà a resistere in alta classifica, altrimenti si concentrerà su un successo di tappa, e vista la sua lunga carriera si tratta di una scelta comprensibile.

Eddie Dunbar

L’irlandese della Jayco-AlUla ha stupito tutti lo scorso anno, restando per lunghi tratti della corsa in quarta posizione, salvo poi calare nelle ultime montagne e concludere settimo il Giro 2023. Quest’anno però il suo andamento è stato nettamente peggiore, tra ritiri e risultati anonimi nelle varie corse di avvicinamento. In squadra sono presenti valide alternative come Luke Plapp, alla prima esperienza come co-capitano, ed il veneto Filippo Zana, che però potrebbe decidere nuovamente di puntare ai successi di tappa (e magari alla maglia azzurra dei GPM), tralasciando la classifica generale.

Altri uomini di classifica

Tra gli altri corridori che ambiscono ad un piazzamento in top10 come massimo risultato ottenibile troviamo la sorpresa di giornata: ci sarà anche il capitano dell'Astana Alexey Lutsenko, accompagnato da Lorenzo Fortunato, il gregario di lusso di casa Ineos Tobias Foss, che fu già nono nel 2021 prima di abbandonare i progetti di classifica. Resta sempre un’incognita il longilineo capitano della EF Hugh Carthy, che non è più stato in grado di ripetere gli exploit di qualche anno fa. Arriva in forma smagliante il francese della Decathlon Aurélien Paret-Peintre, già vincitore di tappa lo scorso anno, così come il colombiano di casa Movistar Einer Rubio, specialista dei piazzamenti a ridosso della top10. Altri nomi potrebbero utilizzare le fughe per centrare l’obiettivo, tra i candidati troviamo Michael Storer (Tudor), Florian Lipowitz (Bora-Hansgrohe) e Jan Hirt (Soudal-Quick Step).

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