Dopo le cento di Van Vleuten, Wiebes è già a due terzi dell'opera
La velocista della Sd Worx arriva a sessantasette in carriera nella volata di Modena. Vos è seconda, Barbieri migliore delle italiane. AVV tiene la maglia nel finale neutralizzato
Solo grandi firme nel weekend di apertura del Giro Donne: dopo la cavalcata in salita di Annemiek van Vleuten nella tappa di ieri, oggi Lorena Wiebes si è presa la prima volata di questa edizione sul traguardo di Modena. Vincendo a Marradi AVV aveva tagliato il traguardo delle cento vittorie in carriera, mentre oggi per Wiebes è arrivato il successo numero sessantasette. Una cifra decisamente meno simbolica, ma fa specie pensare come un'atleta che si è affacciata all'alto livello da appena cinque anni sia già arrivata a due terzi dei successi di una delle dominatrici dell'ultimo decennio di ciclismo femminile. Ovviamente per una sprinter è molto più semplice fare volume rispetto a una passista-scalatrice senza un particolare spunto veloce, ma la sensazione di superiorità incontestabile sulle avversarie che restituiscono queste due atlete nei rispettivi terreni è molto simile. Di questo passo, la tripla cifra di vittorie potrebbe essere un traguardo raggiungibile per la campionessa europea già per la fine del 2025, quando scadrà il suo contratto con il Team SD Worx, con cui ha già ottenuto otto successi in questa stagione.
Giro Donne 2023, la cronaca della seconda tappa
Tappa di trasferimento per il Giro Donne, con partenza da Formigine e arrivo a Modena dopo 118 chilometri. Una frazione quasi completamente pianeggiante e molto adatta al primo sprint di gruppo di questa edizione.
Le prime ad andare in fuga sono le italiane Matilde Vitillo (Bepink) e Iris Monticolo (Top Girls Fassa Bortolo), raggiunte dopo una decina di chilometri da Noemi Lucrezia Eremita (Isolmat-Premac-Vittoria) e dalla spagnola
Sofia Rodríguez (Bizkaia Durango). L'avventura delle quattro finisce sull'unico gpm di giornata di Villabianca, dove Fem van Empel passa per prima. La campionessa del mondo di ciclocross si sta scoprendo per la prima volta in una grande corsa a tappe su strada, e ieri è giunta dodicesima al traguardo, dimostrandosi già sul pezzo in salita. Nella seconda metà di tappa parte un altro tentativo a tre con Giorgia Vettorello (Bepink), Asia Zontone (Isolmat-Premac-Vittoria) e Alice Palazzi (Top Girls Fassa Bortolo), che si giocano lo sprint intermedio a Castelfranco Emilia. Proprio Palazzi passa per prima al traguardo volante posizionato vicino alla casa natale di Alfonsina Strada, pioniera del ciclismo femminile.
La fuga viene riassorbita ai -12, e iniziano le manovre in gruppo per una volata più complicata di quello che può sembrare dal profilo altimetrico. Proprio per le difficoltà planimetriche del finale, l'organizzazione ha deciso in accordo con il CPA di neutralizzare l'ultimo chilometro e non assegnare secondi di abbuono al traguardo. Intorno ai -3 prende la situazione in mano la AG Insurance per Ally Wollaston, ma tutti i treni sembrano un po' corti all'imbocco dell'ultimo chilometro: Jayco AlUla e Uno-X, che avevano provato ad allungare il gruppo per mettere in difficoltà le SD Worx, si trovano sguarnite proprio nel finale, e Barbara Guarischi trova il pertugio per entrare per prima nell'ultima curva con a ruota Lorena Wiebes, dopo la trenata di Sarah Roy (Canyon SRAM). Tutto semplice quindi per la campionessa d'Europa, che si trova nella posizione ideale per la volata e non lascia nessuna possibilità di uscire a Marianne Vos, che le aveva preso la ruota pur non avendo un grande treno a disposizione. Terza vittoria in carriera al Giro per Wiebes dopo le due del 2021 in maglia DSM, la ventitreesima in corse a tappe di livello World Tour.
Terzo posto per la campionessa statunitense Chloé Dygert davanti alla connazionale Megan Jastrab, mentre completa la top five Rachele Barbieri, che oggi correva sulle strade di casa. È lei la migliore delle italiane, in una giornata non particolarmente fortunata per le velociste azzurre: Chiara Consonni, vincitrice dell’ultima volata di gruppo dello scorso Giro Donne, si trova in una pessima posizione ed è solo ottava, mentre Letizia Paternoster, che aveva preso la ruota di Vos all’ingresso nel rettlineo conclusivo, si trova coinvolta in caduta a pochi metri dall’arrivo dopo un contatto con la ruota della collega pistard Maria Martins. Domani ci potrebbe l'occasione di rifarsi per le ruote veloci nell'arrivo di Borgo Val di Taro, al termine di una tappa più movimentata nel finale, che potrebbe risolversi con uno sprint a ranghi leggermente ristretti.