L'UCI è pronta a vietare le leve dei freni piegate all'interno
Il motivo è presto spiegato: una posizione troppo estrema limita la capacità dei corridori di raggiungere i freni in caso di emergenza, aumentando il rischio di incidenti
L'Unione Ciclistica Internazionale è pronta a vietare l'ultima frontiera dei guadagni marginali nel ciclismo professionistico. La scelta di piegare le leve dei freni verso l'interno è stata studiata e messa in pratica da diversi professionisti nel corso degli ultimi anni - tra i primi a sperimentare questa soluzione ci fu Remco Evenepoel che nel 2019, alla sua prima stagione tra i professionisti, ottenne diverse vittorie con le leve dei freni piegate verso l'interno.
Una posizione aerodinamica ed ergonomica, ma più pericolosa
Nella scorsa stagione questa scelta è esplosa in gruppo e pressoché tutti i corridori hanno deciso di piegare, in modo più o meno estremo, le leve dei freni verso l'interno. Questa scelta favorisce una posizione più aerodinamica, simulando anche solo in parte lo stesso ruolo della posizione con i gomiti sui manubri, proibita nel 2021. Allo stesso tempo, diversi studi hanno dimostrato che le leve dei freni piegate all'interno risultano più ergonomiche e favoriscono l'adozione di una postura in sella più adeguata e meno stressante per mani e polsi. Dall'altra parte, però, non permette ai corridori di accedere ai freni con la stessa tempestività: ciò comporta un maggiore rischio di gravi incidenti in gruppo, ed è questo il motivo per cui l'UCI sta valutando di proibire completamente questa innovazione.
Leve dei freni, si va verso una limitazione dal 2024
Al momento non è ancora chiaro quali provvedimenti verranno presi dall'UCI a riguardo, anche perché è necessario trovare una linea comune con tutti i produttori delle leve dei freni. Ci vorrà del tempo, ma le prime limitazioni potrebbero esserci già a partire dalla prossima stagione, prima di un blocco totale dal 2025.
Non è la prima volta che l'Unione Ciclistica Internazionale interviene in modo severo sugli aspetti tecnici dei materiali e sulle posizioni da adottare in sella durante le gare. Il caso più noto risale all'inizio del 2021 quando, in seguito a un utilizzo sempre più diffuso di posizioni aerodinamiche in gruppo, l'UCI annunciò il divieto della super tuck: introdotta da un giovanissimo Matej Mohoric ai Mondiali di Firenze 2013 e resa celebre da Chris Froome nel suo successo a Bagnères-de-Luchon al Tour de France 2016, questa posizione veniva utilizzata in discesa per ridurre l'impatto della resistenza dell'aria e comportava notevoli vantaggi in termini di velocità massima e altrettanti rischi.