L'arrivo al photofinish tra Champoussin, Eiking e Gazzoli ©Arctic Race of Norway
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A Champoussin l'ultima tappa della Arctic Race of Norway, tripla beffa per gli italiani

A Capo Nord Calzoni sfiora l'impresa in fuga, mentre Gazzoli si piazza terzo in volata. Solo sesto Scaroni, che rimane per un secondo dietro a Stephen Williams, vincitore della generale

20.08.2023 18:09

La Arctic Race of Norway si conclude nel suggestivo scenario di Capo Nord, in una tappa impegnativa che decide la classifica finale. Dopo la vittoria di ieri Stephen Williams le distanze sono ancora minime, per cui i migliori si sono dati battaglia sulla salita finale di Vestfjordfjellet. Non c'è stata però una reale selezione, e nel tatticismo a vincere è stato Clément Champoussin, che si è imposto in volata ristretta, mentre Williams è riuscito a difendere la maglia per un solo secondo su Christian Scaroni. 

A Skaidi, sulla prima salita di giornata (2.6 km al 4%), avevano provato a portare via una fuga numerosa alcuni dei corridori ancora in corsa per la classifica generale, come Dylan Teuns e Guillaume Martin, ma senza successo. Il gruppo che riesce poi a sganciarsi è comunque molto nutrito: all'attacco ci sono Jonas Hvideberg (Dsm-Firmenich), Hugo Toumire (Cofidis), Ludvik Holstad e Iver Knotten (Norvegia), August Jensen e Kristian Aasvold (Human Powered Health), Walter Calzoni (Q36.5), Fredrik Dversnes (Uno-X Pro Cycling), Kevin Colleoni (Team Jayco AlUla), Pablo Carrascosa (Equipo Kern Pharma), Lennert Teugels (Bingoal WB), Rodrigo Alvarez (Burgos BH), Tobias Nakken (Trinity Racing) e Noah Hobbs (Equipe Continental Groupama-FDJ). Aasvold, Dversnes e Colleoni sono i più vicini in classifica, a 1'33" da Williams.

Nel lungo tratto pianeggiante che precede le salite finali ci sono ben due traguardi volanti, che permettono a Hobbs di conquistare i punti necessari per balzare in testa alla classifica a punti, concludendo una settimana molto positiva per il britannico classe 2004, alla prima grande dimostrazione tra i pro. Sulla Skipsfjord Summit (4.6 km al 4.6%) il gruppo dei fuggitivi si seleziona sulla spinta di Calzoni, che si porta dietro solo Jensen, Knotten, Dversnes e Teugels. In discesa riesce a rientrare anche Hvidberg, mentre il gruppo principale si riduce ma rimane ancora a circa un minuto dalla testa della corsa.

Sulla salita finale (3 km al 7.7%), che scollina a circa sette chilometri dal traguardo, i migliori della fuga provano a giocarsi le ultime residue chance: per primo prova a muoversi Jensen, poi Dversnes riesce a guadagnare qualche metro. Calzoni si dimostra però il più brillante in salita, andando a riprendere e staccare il campione nazionale norvegese poco prima dello scollinamento. Il corridore italiano cerca di tenere viva un'azione solitaria quasi disperata, con il gruppo ormai a pochi secondi. 

Il tatticismo per la classifica generale gioca però in suo favore: dopo un paio di tentativi a vuoto di Guillaume Martin e Odd Christian Eiking, negli ultimi chilometri si vive una grande fase di studio, in particolare tra Williams e Scaroni, separati da un solo secondo. La Israel ha interesse a togliere i secondi di abbuono all'italiano dell'Astana, e per questo Dylan Teuns si muove da stopper per far andare via un paio di uomini non pericolosi per la classifica, come Asbjørn Hellemose (Lidl-Trek), rimasto da solo per qualche centinaio di metri a inseguire Calzoni. 

Nonostante anche lo stesso Teuns provi ad attaccare negli ultimi due chilometri per sbrogliare la situazione, la corsa si decide in volata: Calzoni viene ripreso solo dentro l'ultimo chilometro, mentre Michele Gazzoli lancia la sua volata alla ricerca della seconda vittoria della settimana. Lo sprint dell'italiano dell'Astana è però leggermente lungo, e alle sue spalle rinviene negli ultimi metri Clément Champoussin, che riesce a bruciare Eiking per pochi centimetri e conquistare la vittoria.

Il team Astana Qazaqstan rimane quindi a bocca asciutta, perché Gazzoli si accontenta del terzo posto e toglie anche i secondi di abbuono necessari a Scaroni, che non era ben posizionato quando il compagno ha lanciato lo sprint, e chiude al sesto posto. Stephen Williams conquista quindi il successo finale, mantenendo un secondo di vantaggio sull'italiano. Al terzo posto si piazza Kevin Vermaerke (Dsm-Firmenich), che grazie all'abbuono preso al primo traguardo volante ha superato Tobias Johannesen (Uno-X Pro Cycling). 

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