Tour de France: protesta degli agricoltori, la polizia usa spray urticanti e la corsa viene neutralizzata
Il Tour de France 2018 conosce quest'oggi una nuova pagina da dimenticare. Fra gli organizzatori totalmente incapaci di tenere le redini della corsa, al pari delle forze di pubblica sicurezza bocciate su tutta la linea, e i comportamenti decisamente sopra le righe dei locali, ecco una nuova puntata.
Dopo circa 30 km dal via della Carcassonne-Bagnères de Luchon, la corsa si è dovuta arrestare a causa di una protesta da parte di agricoltori locali. Poco dopo Fanjeaux la corsa si è diretta su una stretta stradina di campagna: ad un certo punto la già ridotta carreggiata è stata pressoché dimezzata da alcuni blocchi di fieno posti volontariamente per ostruire il passaggio della carovana.
Ad aggravare la situazione l'idiozia imperante della gendarmeria: costoro, senza alcuna minima logica, hanno deciso di utilizzare spray urticanti per disperdere i pochi protestanti proprio mentre stava passando il gruppo. Immediatamente la direzione di corsa ha optato per fermare la corsa, con tutti i corridori a correre o dall'auto medica o a ricevere il supporto dalle proprie ammiraglie per gettarsi dell'acqua sul volto, allo scopo di pulire gli occhi dalla sostanza sprigionata.
La gara è ripartita dopo circa un quarto d'ora. Ennesima perla in quest'edizione del Tour de France, dunque, decisamente da dimenticare sotto diversi aspetti.