
Infallibile Tim Merlier, altro bersaglio nella prima volata della Paris-Nice
Il campione europeo vince la tappa di apertura a Le Perray-en-Yvelines. Battuti Demare e Dainese, Pedersen solo dodicesimo
Dopo Saudi Tour e UAE Tour, Tim Merlier lascia subito il segno anche alla Paris-Nice, vincendo la tappa inaugurale con la sua solita volata di grande astuzia e potenza. Il campione europeo sale a quota cinque vittorie in stagione, e per la seconda volta in carriera indosserà la maglia gialla della Course au Soleil, dopo che già nel 2023 si era imposto nella prima tappa. In quell'occasione perse subito il primato in favore di Mads Pedersen, ma la sensazione è che in questo momento, a meno di imprevisti, né il danese né il resto della concorrenza possano avere a che fare con il belga della Soudal Quick-Step quando si arriva allo sprint.
Paris-Nice 2025, la cronaca della prima tappa
Frazione inaugurale con partenza e arrivo a Le Perray-en-Yvelines, 156 chilometri con qualche strappo nella partita centrale ma un arrivo allo sprint più che probabile. Fuga iniziale composta da Alexandre Delettre (Team TotalEnergies), Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty) e Samuel Fernández, che rappresenta la Caja Rural-Seguros RGA alla prima partecipazione della squadra spagnola in questa corsa.
C'è pochissimo spazio per i tre fuggitivi, che non guadagnano mai più di tre minuti e vengono ripresi a più di cinquanta chilometri dall'arrivo. Le squadre dei velocisti entrano subito in controllo di una tappa nervosa e con le tipiche difficoltà planimetriche delle tappe inaugurali della Paris-Nice. A farne le spese sono Magnus Sheffield, Josh Tarling e Sam Watson (INEOS-Grenadiers), che rimangono coinvolti in una caduta e rientrano solo dopo aver inseguito il gruppo per qualche chilometro.

La situazione si placa fino ai -25, in vista della Côte de Villiers-Saint-Frédéric (1.2 km al 6.6%), una delle tre salite categorizzate di giornata. Sulla cima dello strappo allunga Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling), ma è Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike) a passare per primo al gpm. Ad indossare la maglia domani sarà comunque Delettre, passato per primo ai due traguardi precedenti. Sono solo le prove per il successivo strappo a Les Menuls, con secondi di abbuono in palio. Ci prova prima Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), seguito da Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e nuovamente Jorgenson, che alla fine viene battuto allo sprint da Jhonatan Narvaez.
Subito dopo è Tarling a provare ad anticipare il gruppo, seguito da Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling) e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), che può sia cercare di approfittarne per la classifica che fungere da stopper in favore di Pedersen. Servono Visma e UAE per andare a chiudere ai 2.5 dall'arrivo e portare tutti all'arrivo allo sprint. Dopo l'ultima trenata di Bert van Lerberghe, Merlier fa tutto da solo negli ultimi 400 metri, scegliendo la ruota di Timo Kielich e il lato opposto rispetto a quasi tutti gli altri velocisti, trovando spazio vicino alle transenne per lanciare la volata. Per il campione europeo arriva la quinta vittoria in stagione, più di chiunque altro fino a questo momento.
Secondo posto per Arnaud Démare (Arkéa B&B Hotels), che precede Alberto Dainese (Tudor Pro Cycling). Piazzamento tra i primi dieci anche per Vincenzo Albanese (EF-Education-EasyPost), che chiude nono, mentre Pedersen buca la prima volata ed è solo dodicesimo. Per il danese e per tutti gli altri ci sarà una nuova opportunità domani a Bellegarde, ma battere questo Merlier è un'operazione complessa.