Morte Melissa Hoskins: Rohan Dennis si dichiara colpevole, ma ...

Quasi un anno fa il mondo del ciclismo veniva sconvolto da una notizia terribile. Il 31 dicembre 2023, infatti, ad Adelaide, di fronte alla sua abitazione, perdeva la vita Melissa Hoskins, ex professionista australiana, campionessa iridata a Saint-Quentin-en-Yvelines nel 2015 nell'inseguimento a squadre insieme alle compagne Ashlee Ankudinoff, Amy Cure ed Annette Edmondson. A rendere il tutto ancora più tragico era il fatto che alla guida del mezzo che l'ha investita c'era il marito, Rohan Dennis, bicampione mondiale nella cronometro e medagliato anche a livello olimpico. L'oceanico era stato immediatamente accusato dalle autorità giudiziarie di omicidio volontario. 

Rohan Dennis si è dichiarato colpevole per la morte di Melissa Hoskins

Ebbene, ad un anno di distanza o quasi, giunge una notizia importantissima nell'ambito di questo caso. Secondo quanto riferito da ‘ABC’ (Australian Broadcast Corporation), la principale società pubblica di diffusione radiotelevisiva australiana, Rohan Dennis si sarebbe dichiarato colpevole dell'incidente che ha causato la morte della moglie Melissa Hoskins. C'è però un particolare che risalta in tutta questa vicenda. L'australiano si è infatti dichiarato colpevole dell'incidente per un'accusa minore, ovvero sia quella di aver creato probabilità di danno in relazione al sinistro che ha portato al decesso della sua consorte. 

In questo senso i pubblici ministeri hanno ritirato l'accusa di guida pericolosa con conseguente morte e l'accusa di guida senza diligenza, che sono peggiori rispetto a quella di cui lui si è dichiarato colpevole. Il tribunale di Adelaide ha quindi ascoltato l'accettazione dei PM di questa nuova accusa minore perché Rohan Dennis è stato sconsiderato, ma mai avrebbe voluto uccidere la moglie. Dopo quasi 12 mesi di trattative, quindi, l'accusa ha approvato la versione secondo cui l'ex INEOS Grenadiers non sarebbe responsabile della morte di Melissa Hoskins. 

Quale pena per Rohan Dennis?

Jane Abbey KC, illustre avvocato che rappresenta Rohan Dennis nel processo ha dichiarato alla corte quanto segue: “Non c'era alcune intenzione da parte del signor Dennis di fare del male alla moglie e questa accusa non gli attribuisce la responsabilità della sua morte”. Ancora è da capire quale sarà la pena detentiva per l'ex professionista, ma la legge australiana prevede le seguenti misure. Per l'accusa aggravata di aver creato probabilità di danno comporta un massimo di sette anni di reclusione e inoltre la sospensione della patente per cinque anni. Il nativo di Adelaide è stato infine portato presso la Corte distrettuale per la sentenza definitiva.