Ciclovia Zerbion, 50 km per pedalare in Valle d’Aosta
Una cinquantina di km da Promiod a Châtillon tra boschi, pascoli, praterie e villaggi alla scoperta dei caratteristici “rus” e di un singolare geosito
Percorso impegnativo per altitudine e terreno, ma con presenza di punti di ristoro nonché di ricarica per eventuali e-bike. Consigliabile il periodo tra aprile ed ottobre.
Caratteristiche della Ciclovia Zerbion
Percorso misto con sentieri, sterrato ed asfalto che si snoda per circa 48 km fra vallate e montagne, punteggiate da boschi, alpeggi, pascoli e villaggi. Il percorso è impegnativo e l’altitudine notevole, quasi sempre oltre i 1000 metri. Promiod, punto di partenza della Ciclovia Zerbion, presenta ancora visibili resti della torre medievale costruita ad opera di una famiglia dominante locale, con funzione difensiva e di controllo del territorio. Nei pressi, il monte Zerbion, cima di circa 2700 metri che dà il nome alla ciclovia. L’itinerario prosegue verso Eresaz, luogo di nascita dell’Abbé Treves cui è dedicato l’omonimo museo. Prete ed intellettuale nato a fine Ottocento, combatté per difendere i diritti delle donne e l’istruzione ai poveri. Convinto sostenitore di lingua e cultura locali, fu per tal motivo aspramente osteggiato dal fascismo contro cui organizzò un gruppo di resistenza pacifico. Da Eresaz è facilmente raggiungibile un sito curioso, detto Borna de Ghiasa. Si tratta di una fessura nella roccia, dalla quale esce una corrente d’aria gelida, avvolta da sempre in un alone di mistero. Le interpretazioni più accreditate vogliono sia dovuta all’esistenza di un ghiacciaio fossile, oppure ad un sistema di fratture collegate fra loro che generano correnti d’aria.
Il ru della Ciclovia Zerbion
I rus sono canali irrigui risalenti al XIII-XV secolo, costruiti lungo i pendii delle montagne per portare l’acqua di torrenti e ghiacciai sino alle zone agricole coltivate; fondamentali anche per abbeverare il bestiame, azionare i mulini e smaltire eccessive piogge. Lunghi anche decine di km su pendii scoscesi, svolgevano un ruolo essenziale per favorire la nascita e lo sviluppo dell’agricoltura di montagna. La loro manutenzione (pulizia da fango, foglie ecc) era affidata agli abitanti, che sfruttavano tali occasioni anche come opportunità di scambi commerciali. Lungo alcuni rus vi sono passeggiate fattibili a piedi e/o in bicicletta. La Ciclovia Zerbion corre per un tratto lungo il Ru de la Plaine, fra Châtillon e Saint-Vincent. Risalente all’inizio del 1300, tocca anche la Via Francigena. Dalla zona di questo ru è visibile il trecentesco Castello di Ussel. Primo castello valdostano a monoblocco fra i numerosi della Regione, è oggi visitabile e sede di diversi eventi artistici e culturali, nonché di mostre temporanee.
La tappa finale
A Châtillon, tappa finale della Ciclovia Zerbion, a poco più di 500 metri, è interessante vedere il Castello Gamba, costruito ad inizio Novecento dall’omonima famiglia e oggi sede di un museo di arte moderna e contemporanea, nonché di laboratori artistici. Particolarissimo il Museo del Miele, che ospita una ricca collezione di vecchi attrezzi per l’apicoltura e consente di conoscere uno dei tipici prodotti locali.