Wout Van Aert con il suo storico allenatore Marc Lamberts © Het Nieuwsblad
Professionisti

Van Aert si separa dallo storico allenatore: "Almeno esco dalla mia zona di comfort"

Il versatile corridore della Jumbo-Visma ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all'imminente separazione dal suo storico allenatore, Marc Lamberts

05.10.2023 12:03

Uno dei corridori più forti dell'ultimo lustro è senza ombra dubbio Wout Van Aert. La sua crescita esponenziale e la sua versatilità su ogni tipo di tracciato lo hanno un ciclista a tutto tondo e una piccola parte del suo successo va certamente attribuita al suo storico allenatore, Marc Lamberts. Quest'ultimo, però, secondo le ultime indiscrezioni, si trasferirà alla Bora-Hansgrohe insieme a Primož Roglič, lasciando quindi il suo pupillo dopo 12 anni di collaborazione. Il classe 1994 della Jumbo-Visma, a tal proposito, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Het Laatste Nieuws

Questa è la fine di un'era. Marc è stato il mio primo e unico allenatore. Quindi sarà diverso in molti modi. Personalmente penso che sia un peccato dover cambiare. Marc è nel mio cuore. Voglio il meglio per lui ed è per questo che capisco che voglia cogliere questa opportunità per fare qualcosa di nuovo. La notizia che se ne va mi ha colpito. Ne abbiamo passate troppe insieme per poter definire questa una relazione puramente professionale. Ci terremo sicuramente in contatto. Sto chiudendo un'era. Non era una mia richiesta di cambiamento, le circostanze me lo impongono, ma devo affrontarla in modo positivo e credere in una nuova partenza”.

Van Aert, però, non vede tutto nero e ha cercato di trovare anche i lati positivi della separazione: Spero e credo di poter ancora migliorare. Ho 29 anni, questi probabilmente sono i miei anni migliori. Devo continuare a concentrarmi su tutti i dettagli e con tutta la conoscenza di cui dispone questa squadra spero di poter fare un altro passo. Può essere rinfrescante uscire dalla mia zona di comfort per una volta. Può sembrare strano che io abbia questa ambizione, ma ogni anno si alza il livello generale del gruppo. Se rimani allo stesso livello per due anni, nel secondo farai sicuramente meno, perché tutti quanti intorno a te sono migliorati. Se voglio restare competitivo devo continuare a migliorarmi”. 

Quale sport per le atlete transgender? Il ciclismo risponde così
Bahrain Victorious, si cerca uno sponsor secondario: "Siamo lontani dalle squadre principali"