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Vuelta a Andalucía/Ruta del Sol 2025 - Analisi del percorso

Dopo l'edizione amputata del 2024, la Ruta del Sol propone un percorso esigente ma privo di giornate terribili che lascia aperte molte possibilità tattiche

19.02.2025 09:16

La stagione entra sempre più nel vivo e domani scatta laVuelta a Andalucía 2025, nota anche come Ruta del Sol. Il percorso, un po' come sarebbe dovuto essere anche lo scorso anno, è esigente ma non tremendo, con addirittura tre occasioni favorevoli ai velocisti resistenti, dunque molto diverso rispetto all'edizione 2023 dove si poteva far classifica ogni giorno. Qui saranno decisive soprattutto le prime due tappe, con salite ripide relativamente distanti dal traguardo per far confusioni ed arrivi in sensibile pendenza per giocarsi le ultime cartucce. Le tre tappe successivi pur essendo molto mosse hanno finali che preannunciano volata, tuttavia non ci si deve dimenticare degli abbuoni che vengono assegnati sia al traguardo che nel “kilometro de oro”, i quali potrebbero far gola agli uomini di classifica, immaginandosi una classifica comunque abbastanza raccolta dopo le prime due frazioni.

 

Le tappe nel dettaglio

Mercoledì 19 febbraio - 1a tappa: Torrox Costa - Cueva de Nerja (162.6 km)

Altimetria 1a tappa

La prima tappa è subito una delle più toste, con arrivo praticamente in salita. Dopo una manciata di km di pianura si inizia subito a salire verso l'Alto Mirador de Axarquía (quasi 9 km al 4.8%), immediatamente seguito dalla rampa dell'Alto del Zurròn (2.2 km al 9.5%, max 15%) ed ulteriori 9 km di salita irregolare (media 1.7%, max 15%). Segue l'Alto de Periana (la strada sale per una dozzina di km, ma la salita è ufficialmente di 6.6 km al 5.1%, con pendenze un po' più cattive nella parte centrale), in vetta al quale si trovano alcune ondulazioni prima di scendere a valle. Si entra adesso nel vivo, con la dura ascesa all'Alto de Canillas (6.7 km al 7.4%, max 11%) che termina a 61 km dall'arrivo. Segue un lungo tratto molto mosso in quota, con un altro duro strappo (circa 2 km all'8%) verso Canillas de Abaida, quando invece mancano soli 40 km. Un altro breve strappo dopo il traguardo volante di Competa porta all'inizio della lunga discesa, immediatamente seguita dall'Alto de Frigiliana: il GPM è posto dopo alcune ondulazioni, dunque ignorando i dati ufficiali, va rimarcata una salita di 3.3 km al 7.1% (max 17%), seguita da altri 3 km di falsopiano. Mancheranno appena 14 km al traguardo, con la discesa che termina quando ne restano solo 5 e l'ultimo km in sensibile ascesa (media 4.5%).

 

Giovedì 20 febbraio - 2a tappa: Alcaudete - Torre del Campo (133.2 km)

Altimetria 2a tappa

La seconda tappa si svolge a ridosso della Sierra de la Pandera (senza ovviamente arrampicarsi in vetta), con tante salite piuttosto toste, concentrate però relativamente distanti dal traguardo, che comunque è esso stesso posto in salita, più del giorno precedente. Dopo una ventina di km semplici si inizia a salire il Puerto Castillo Locubin (8.9 km al 5%, fatta di due tronconi al 6/7% separati da una contropendenza a metà salita). Si attraversa quindi anche il centro di Valdepeñas de Jaén, affrontando un muro di 500 mt con punte che sfiorano il 20%, che in passato ha ospitato arrivi di tappa della Vuelta. Si sale quindi il Puerto Ranera (3.7 km al 7.2%, con passaggi al 10%) per transitare dall'Alto de Los Villares (o Puerto Viejo) che poi dovrà essere scalato dal suo versante più duro: sono 8.7 km al 6.1%, ma con il primo tratto verso Puerto Roto di 4.2 km al 9.5% (max 16%). Una salita molto tosta che deve essere ripetuta due volte consecutivamente, ma termina a quasi 45 km dall'arrivo. Potrebbe comunque rappresentare un passaggio chiave viste le pendenze, ma è difficili dire in quale misura deciderà la corsa. Al termine della lunga discesa (33 km al traguardo) si salgono una dozzina di km di falsopiano, che solo sul finale presentano qualche tratto di salita più marcata (4/5%). Da qui il percorso alterna discese a qualche contropendenza per 15 km, prima di tornare a salire prima in falsopiano fino a Torre del Campo, poi sensibilmente verso il traguardo posto presso l'Ermita de Santa Ana (circa 1.5 km km all'8%, con passaggi oltre il 10%).

 

Venerdì 21 febbraio - 3a tappa: Arjona - Pozoblanco (162.1 km)

Altimetria 3a tappa

È il momento di una frazione più semplice, che in ogni caso è fatta di continue ondulazioni e poca pianura. Dopo 20 km spesso in discesa ma anche con le prime ondulazioni, iniziano le prime rampe verso l'Alto de Españares (22 km al 2.5%; ufficialmente si contano gli ultimi 8.1 km al 4%, max 9%). Da qui si affrontano quasi 120 km in altopiano, con lunghi falsopiani e pochissimi tratti impegnativi. L'arrivo sarà presumibilmente in volata ma è da sottolineare la lieve pendenza degli ultimi 2.5 km (media al 2%) che la renderà più impegativa e complicata da gestire.

 

Sabato 22 febbraio - 4a tappa: Córdoba - Alhaurín de la Torre (194.3 km)

Altimetria 4a tappa

Tappa molto lunga, ma di difficoltà abbastanza simile alla precedente, anche se più movimentata. I primi 140 sono fatti da un continuo susseguirsi di salite non tremende, culminanti in una salita irregolare attraverso Antequera di circa 6 km al 4%, ma con passaggi abbastanza prolungati anche in doppia cifra, misteriosamente priva di GPM. Da qui rimangono più di 60 km mossi ma prevalentemente in discesa, fino al traguardo posto nuovamente in lieve ascesa (ultimi 500 metri al 4/5%)

 

Domenica 23 febbraio - 5a tappa: Benahavís - La Línea de la Concepción (172.4 km)

Altimetria 5a tappa

La corsa si chiude con la tappa più lunga della corsa. Il percorso è nel complesso esigente e ricco di salite interessanti, ma l'ultima cinquantina abbondante di km è fondamentalmente pianeggiante e consente consistenti rientri da dietro, motivo per cui la tappa potrebbe risolversi in volata. Si parte quasi subito in salita per valicare il Puerto del Madroño dopo oltre 20 km di salita con una media intorno al 5%. Seguono altopiano e discesa, quindi due salite senza GPM: Mirador de Benajoan (5.1 km al 5.3%) e Cortes de la Frontera (3.5 km al 5.4%, primi 1200 metri al 9.5%). Infine resta l'ultima ascesa al Puerto del Espino (8.9 km al 5.7%, max 10%) che si supera a poco meno di 80 km dal traguardo. In 20 km si arriva a San Pablo de Bucelte, dove termina la discesa e inizia il tratto conclusivo di 57 km in cui si farà la conta delle forze per capire chi potrà giocarsi la volata e se c'è lo spazio per riprendere una preventivabile fuga del mattino. 

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.