Giulio Ciccone sul Muro di Huy alla Freccia Vallone 2023 © Sprint Cycling/Trek-Segafredo
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Ciccone e la Trek pronti per domani: "Speriamo in una corsa dura"

La formazione statunitense arriva da un'ottima primavera che vuole concludere al meglio con la Liegi-Bastogne-Liegi. I capitani designati Ciccone e Skjelmose arrivano con grande fiducia sperando in una netta selezione

22.04.2023 14:54

La Liegi-Bastogne-Liegi di domani offrirà l’attesissimo scontro tra Tadej Pogacar e Remco Evenepoel, ma non vanno certo dimenticati tutti gli altri possibili outsider, e se c’è una squadra che tra tutte che in questa primavera sta ben figurando si tratta proprio della Trek-Segafredo. La formazione statunitense ha raccolto buoni risultati nelle classiche delle pietre con un Mads Pedersen sempre più solito ed affidabile e, prima di rivolgere il proprio sguardo alla stagione dei grandi giri che verrà inaugurata tra due settimane esatte con il Giro d’Italia punta a terminare al meglio la campagna delle classiche con la Doyenne. La grande fiducia con cui il team arriva all’appuntamento è ben motivata dalle prestazioni convincenti dei due leader designati, Giulio Ciccone e Mattias Skjelmose, rispettivamente quinto e secondo alla Freccia Vallone di mercoledì. L’abruzzese sta vivendo un inizio di 2023 entusiasmante, caratterizzato da grande continuità di prestazioni e ottimi piazzamenti; il danese invece è in continua crescita e nonostante la giovane età si sta già dimostrando competitivo per la vittoria ai massimi livelli.

Queste le parole di Ciccone: “Penso che la Liegi sia una gara adatta alle mie caratteristiche. La Freccia Vallone ha segnato il mio ritorno alle corse dopo un mese in cui ho recuperato e poi mi sono dedicato agli allenamenti in vista del Giro, il quinto posto è un risultato incoraggiante che mi dà fiducia per domenica. La mia unica partecipazione alla Liegi risale al 2019, ricordo che fu un'edizione epica, con molto freddo e tanta pioggia. In generale le corse di giornata mi piacciono, sono gare nervose, tese, esplosive, “all-in”. È un emozionante confronto uno contro uno e viste le mie buone sensazioni sono motivato a tirare fuori il meglio di me”. Segue poi un commento più specifico sulla corsa di domani: “Penso che domenica ci sia spazio per provare a fare la differenza in anticipo. Diversamente da Amstel e Freccia, la Liegi concede molte possibilità per inventarsi qualcosa e provare a mettere in difficoltà il favorito numero uno, Pogacar. In queste Classiche abbiamo dimostrato di avere una squadra forte e competitiva, e saremo pronti per qualsiasi scenario di gara. Io però spero in una gara dura, in cui la resistenza conti di più”.

Di simile avviso Skjelmose: “Dopo aver fatto la ricognizione, sono sempre più convinto che domenica avremo una gara molto dura; anche il percorso è stato leggermente modificato per andare in quella direzione. La presenza di Pogacar impone anche la necessità di un diverso approccio alla gara se si vuole metterlo in difficoltà, potrebbe essere il caso di anticipare i tempi degli attacchi. Per me una top10 sarebbe bella, ma perché non sognare in grande e puntare al podio? Tuttavia dobbiamo essere realistici: con Pogacar ed Evenepoel al via un posto sul podio sarebbe già un successo”. Segue poi un commento sulla squadra: “Sappiamo correre da squadra e la Doyenne, sulla carta, dovrebbe adattarsi bene alle nostre caratteristiche. Io e Ciccone saremo i capitani, ma abbiamo anche altri uomini forti come Mollema e López, che possono offrire diversi scenari tattici. Con il massimo rispetto, non vedo altre squadre capaci di esprimere “forza collettiva” come la nostra”. Tornando infine sui rivali: “La presenza di Evenepoel offre una nuova dinamica rispetto alle corse precedenti e la speranza è che Remco e Tadej si possano neutralizzare a vicenda. Se ciò dovesse succedere ci sarebbe una grande opportunità per tutti gli altri: questo lo sappiamo noi ma lo sanno bene anche loro due”. 

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