Calendari UCI, perché non spalmare una stagione su due anni?
Un po' proposta, un po' provocazione: un rimedio per far stare tutti (strada, pista, fuoristrada) in 365 giorni ciclistici, dando a ciascuno il giusto spazio e la meritata visibilità
Un po' proposta, un po' provocazione: un rimedio per far stare tutti (strada, pista, fuoristrada) in 365 giorni ciclistici, dando a ciascuno il giusto spazio e la meritata visibilità
Le ragioni dell'esplosione del fenomeno Jannik e perché oggi è così difficile che si impongano all'attenzione di massa i nuovi Tomba, Rossi e, nel ciclismo, Pantani
Un difficile percorso normativo-legislativo sul tema ha interessato negli ultimi anni il CIO e le federazioni internazionali. Per l'UCI una soluzione sofferta ma coerente
Una risposta all'ultimo Artiglio di Gaviglio, proseguendo il dibattito su quel che rappresentano oggi i campioni dello sport nella nostra società
Il dibattito tra vecchie e nuove metodologie di preparazione impazza, ma è il momento che la scuola classica (o quel che ne resta) si adegui ai tempi: lo vuole anche la Costituzione!
Con la legge approvata lo scorso 20 settembre e firmata da Mauro Berruto, ex ct della pallavolo e attualmente deputato, tutti gli italiani godono di un nuovo diritto. Una svolta da non sottovalutare
È siderale la distanza tra i modi in cui media e appassionati interpretano una stessa vicenda (o una stessa sostanza) nel ciclismo o nel calcio. Da una parte caccia alle streghe, dall'altra spallucce
La novità lanciata dall'UCI ai superMondiali di Glasgow non è un eccesso di politicamente corretto ma un cambio di prospettiva che rimette in discussione il significato simbolico dello sportivo e del suo corpo
La sfida stellare tra Vingegaard e Pogacar ha fatto emergere punti di forza e limiti dell'uno e dell'altro, e il Tour de France ha aggiornato come ogni anno il mondo sullo stato dell'arte relativamente agli ultimi ritrovati tecnici
La sfida Jonas-Tadej si misura anche su due tipi distinti di preparazione. L'avvicinamento di Vingegaard al Tour de France è stato canonico, quello del suo avversario sloveno accidentato e reinventato in corsa
La superiorità del Tour rispetto al Giro affonda le radici in questioni che vanno ben oltre il ciclismo, in un'autorappresentazione da cui però restano accuratamente fuori le cose che non vanno. Ma che esistono ugualmente
Analisi critica con gli occhi di un appassionato, ma con il target ben chiaro in mente. Un prodotto valido e utile, narrativamente accattivante, che saprà attrarre nuovi divoratori di ciclismo
È giusto chiedere sicurezza perché l’irrazionale che è in noi non può essere tenuto a bada a lungo, e allora si deve fare in modo che l’evento fatale sia il meno probabile possibile, per proteggere l’essere umano da se stesso
Non solo il ciclismo, ma tutte le attività agonistiche si trovano (o si troveranno a breve) a fronteggiare una crisi d'identità: che cosa rappresentano in rapporto a un mondo che tra poco le riconoscerà a stento?
Il caso della tappa di Crans Montana riporta all'ordine del giorno la contrapposizione tra le legittime istanze di chi pedala e la ragion d'essere di uno sport che da sempre ha fatto della temerarietà la propria essenza