Giro d'Italia 2021 - Dieci nomi
1.Egan Bernal
Il più forte (sulla carta) nella squadra più forte (di fatto). Inevitabile la sua pole position. Se poi la schiena farà le bizze ci sarà sempre un Pavel Sivakov (o un Daniel Martínez) pronto a ereditare i gradi.
2.Simon Yates
All'ennesimo assalto, spera ancora di tornare se non altro quello del 2018, quando fece sognare i tifosi per 18 giorni su 21. All'epoca gli mancò poco, poi seppe vincere una Vuelta ma il Giro rimase il suo tasto dolente. È l'ora di invertire il senso della storia.
3.Hugh Carthy
Proprio perché la corsa rosa storicamente ha dato luogo a grandi sorprese, o è stata scenario di grandi esplosioni, lo prendiamo in seria considerazione, alla luce della sua ultima Vuelta, gagliarda, e delle sue doti da arrampicatore. È il momento di.
4.Mikel Landa
Riuscirà infine a rompere l'incantesimo? Ha l'occasione buona, con un percorso di rara conformità alle sue doti. Se supera i fantasmi di sempre, abbiamo un serio candidato. In caso contrario, spazio a Pello Bilbao (o, chissà come si mette la corsa, a Damiano Caruso).
5.Vincenzo Nibali
Il caso Nibali: dove lo piazzi? In zona podio? Nei 10? Puoi rinunciare, per storia e blasone, a inserirlo in lista? Naviga a vista, col polso rotto di fresco ha pure meno margini. Ma è Nibali. Alla sua ombra si muoveranno Bauke Mollema e Giulio Ciccone.
6.Aleksander Vlasov
L'anno scorso ha giocato a fare l'oggetto (sin troppo) misterioso. Il suo precoce ritiro non ci ha lasciato capire quasi nulla. Certo, sulla carta, sembra appartenere alla classe di quelli che un giorno spaccheranno il mondo. Un giorno o oggi?
7.Romain Bardet
Primo Giro in carriera, e percorso che ha molte pieghe a lui favorevoli. Curiosissimi di vederlo sugli sterrati di Montalcino, ma non solo: l'occasione di ribaltare una carriera. Facendo corsa parallela con Jai Hindley, secondo nel 2020 ma ancora in ombra quest'anno.
8.Daniel Martin
Il rischio principale è che cada ancora prima di uscire dal Piemonte e si ritrovi fuori dai giochi di classifica: è l'esperienza che ce lo dice. Se però supera i primi scogli del destino occhio, può crescere alla distanza e trovare sulle grandi montagne il terreno su cui esprimere la sua grande tenacia.
9.Fausto Masnada
Un secondo italiano lo dovevamo mettere, la scelta è caduta su di lui (e non ad esempio su Matteo Fabbro, il quale teoricamente dovrà appoggiare capitan Emanuel Buchmann). Si trova in una squadra dalle tante punte, ma nella quale - vedi recentissimo Romandia - sa muoversi con sapienza: tra lui e il gettonatissimo João Almeida una lotta a chi sorprenderà di più.
10.Remco Evenepoel
E per l'ultimo posto ci riserviamo la possibile scheggia impazzita. Può fare tutto e il contrario di tutto, è un'incognita per se stesso e per gli altri; e tra "gli altri" consideriamo anche i suoi stessi compagni. Stesse bene, avrebbe due settimane cucite su misura per scavare solchi, prima di testare la tenuta nelle frazioni finali. Una scommessa esaltante.