In altri sport un allrounder come Van Aert troverebbe senz’altro maggiori gratificazioni: ma WVA non ceda al ricatto della specializzazione, e resti così com’è. Tutt’al più, mollando il Tour in favore di Liegi e Lombardia. O magari del Giro!
La vera impresa dello sloveno è di avere restituito familiarità ad uno sport spesso deriso (talvolta a ragione), e spinto noi ciclonerd a fare coming out senza più vergogna
Dalla... gleba al Fiandre, il concetto è lo stesso: vale davvero la pena sacrificare tutto, compresa una Gand, pur di mettere le mani sull’oggetto dei nostri desideri? E se poi la classica in questione “si rimettesse col suo ex”, Van der Poel?
I 2mila euro di indennità proposti dall’UCI ai team che formano un corridore rappresentano una mancetta, ma vanno nella giusta direzione: monetizzarne il cartellino per dare solidità economica alle squadre e più potere contrattuale ai ciclisti
Il principale organizzatore italiano ha davvero a cuore tutte le proprie corse, o ne considera alcune una seccatura? A giudicare dal trattamento riservato alla Milano-Torino, il dubbio c’è
Dopo l’ossimoro della “cronosquadre individuale” vista alla Parigi-Nizza, abbiamo scoperto un dossier top secret contenente le idee UCI per rendere il ciclismo sempre più spettacolare (Avvertenza: articolo ad elevato tasso di cazzeggio)
Van Aert, Van der Poel, Pogačar ed Evenepoel: quattro fenomeni che col loro modo di correre rendono un dettaglio trascurabile i palmarès e cambieranno comunque il ciclismo (o magari no!)
Ad un anno dallo stop all’attività imposto dall’UCI nell’ambito delle sanzioni anti-Putin, il team RusVelo attende giustizia dal TAS. E noi con lui, nella speranza possa servire a scardinare un ban ipocrita e controproducente