Arctic Race of Norway, doppietta di Alexander Kristoff
Il veterano della Uno-X vince anche a Fauske. Battuto Van Asbroeck
Neppure le tante insidie disseminate lungo il percorso - 4 GPM e un tratto di strada sterrata - hanno impedito ad Alexander Kristoff di prendersi la scena nella seconda tappa della Arctic Race of Norway, in cui ha battuto Tom Van Asbroeck e il suo poisson-pilote Magnus Cort Nielsen.
4 uomini all'attacco subito dopo il via
Il menu seconda tappa della Arctic Race of Norway (Beiarn-Fauske, 178,1 km) è senz'altro invitante, ma non abbastanza selettivo per immaginare qualcosa di diverso da una volata di gruppo: tra i primi due Gran premi della montagna (Beiarfjellet, 9,1 km al 6,2% medio, e Kvikstadheia, 3100 metri al 7,6%) e gli ultimi due (Seljeåsnes - 1500 metri con una pendenza media del 6% - e Rødes, 1,3 km al 6,4%) c'è un lungo tratto interlocutorio per recuperare terreno. Parimenti, l'insolito sterrato di Hontan (6300 metri) non sembra ostile alle ruote veloci, che potranno dunque giocarsi il successo di tappa.
Subito dopo il km 0, il gruppo concede il via libera a quattro uomini: i norvegesi Eivind Fougner (Coop-Repsol) e Storm Ingebritsen (Coop), l'olandese Jelle Johannink (TDT-Unibet) - che rafforzerà la sua maglia arancione di leader degli scalatori, incamerando punti su tutti i GPM - e lo svizzero Simon Pellaud (Tudor). Gli attaccanti accumuleranno un vantaggio di poco inferiore ai 5' (4'52" ai -165, per l'esattezza) sul resto della compagnia, trainata per circa 140 km dagli Uno-X Mobility.
La corsa procede sonnacchiosa fino ai -35 da Fauske: un'accelerazione di Pellaud sul Seljeåsnes mette in difficoltà Fougner e Johannink. Sul tratto più duro, poi, perde contatto anche Ingebritsen, ma il norvegese approfitterà della discesa per rientrare sull'ex corridore della Androni Giocattoli. La coppia resiste tuttavia per pochi km: lo svizzero di casa Tudor non lascia scampo all'ormai ex compagno di fuga, involandosi in un'azione solitaria che proseguirà fino ai -8 dalla linea bianca.
Una caduta poco prima di imboccare il tratto di strada sterrata
Non solo gli uomini della maglia gialla, il norge Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), al lavoro: in vista dello sterrato di Hontan, infatti, entrano in azione i TotalEnergies e i Lotto Dstny. Tuttavia, il settore di strada bianca non crea fratture nel gruppo, che aveva oltretutto perso pezzi per una caduta ai -20: tra i corridori coinvolti, il francese Lorenzo Manzin (TotalEnergies), l'italiano Samuele Zoccarato (VF Group-Bardiani CSF) e lo statunitense Lawson Craddock (Jayco-AlUla). Una volta ripreso Pellaud, gruppo compatto fino al rettilineo conclusivo: scortato dal danese Magnus Cort Nielsen (Uno-X), Kristoff entra in azione ai 200 metri dal traguardo. Il belga Tom Van Asbroeck (Free Palestine) non riesce neppure a prenderne la scia: 7° centro stagionale per il 37enne di Stavanger, che mette in fila Van Asbroeck, Cort Nielsen, il francese Emilien Jeannière (TotalEnergies) e il tedesco Max Kanter (Astana). 9° posto per l'italiano Davide De Pretto (Jayco).
Con il successo a Fauske, Kristoff consolida il primato nella generale con 10" sul belga della Free Palestine e 13" su Cort Nielsen.
La Arctic Race of Norway toccherà il suo zenit nella terza tappa, da Tverlandet a Sulitjelma/Jakobsbakken per complessivi 155,3 km. Le scalate (già viste nelle prime due frazioni) di Kvikstadheia (2 km al 7%), Misvæt (2600 metri al 4,8%) e Ljøsenhammeren (poco meno di 9 km con una pendenza media del 6%) prepareranno il terreno all'arrampicata conclusiva di Jakobsbakken, 7100 metri al 6,5% medio, dove si sfideranno i candidati alla vittoria finale. Diretta streaming su Discovery+ a partire dalle 16.