Giù il basco, Roglic vola nella cronometro
Vuelta al País Vasco, lo sloveno del Team LottoNL-Jumbo si impone a Lodosa e ipoteca la vittoria finale. Caruso 10°, Alaphilippe si difende bene
Secondo nelle prime due tappe, dopo aver fatto vedere di essere il più in palla della compagnia. E oggi, nel terreno a lui più adatto (nel confronto con i rivali diretti), Primoz Roglic ha saputo far valere la propria forza nella cronometro, rifilando distacchi significativi e che possono già rappresentare un'ipoteca per la conquista dell'edizione 58 della prova basca.
Cronometro pianeggiante, subito gran tempo di Bevin
Sole pieno ad accompagnare i corridori nell'unica prova individuale della Vuelta al País Vasco. Storicamente la manifestazione del nord della spagna ha presentato la cronometro nell'ultimo giorno di corsa, spesso in modalità semitappa. Con i cambiamenti apportati in questa edizione, però, il tic-tac trova spazio a due terzi di sfida con un esercizio sostanzialmente pianeggiante, se si eccettua una mini salitella. 19.4 i km a Lodosa, in Navarra, con lunghi rettilinei battuti dal vento a infastidire i partenti.
Primo a scattare alle 14.15 la maglia nera in pectore, l'austriaco Lukas Pöstlberger (Bora Hansgrohe), che non si impegna al massimo delle potenzialità. Pedala invece a tutta Bruno Armirail: alla prima crono nel World Tour il neopro' della Groupama-FDJ conclude con un interessante 23'23". La sua leadership dura però lo spazio di una decina di minuti perché uno degli outsider per il successo odierno avanza con prepotenza la propria candidatura: Patrick Bevin (BMC Racing Team) ferma l'orologio sul notevolissimo 22'35", che risulta valido con il passare degli atleti.
Buon Caruso, il terzetto di lusso della Sky non fa il botto
Se, come anticipato a inizio settimana, Richie Porte (BMC Racing Team) è in gara solo per allenarsi - e il 23'56" lo testimonia - ben più intrigante è la prova di Rémi Cavagna: il talentuoso francesino della Quick Step Floors transita in testa all'intermedio ma la sua azione perde di intensità nella seconda parte, concludendo con un a conti fatti deludente 23'43". Per un momento si issa in seconda piazza l'esperto britannico Stephen Cummings (Team Dimension Data) con 23'18" ma viene presto scalzato da Damiano Caruso: il siciliano del BMC Racing Team piace con 23'09", dimostrando il buono stato di forma.
Il secondo elemento a scendere sotto la soglia dei 23' è Jonathan Castroviejo: il padrone di casa del Team Sky parte forte e finisce in maniera discreta, cogliendo la momentanea piazza d'onore con 22'40". Il tentativo dell'armata britannica di scalzare il neozelandese dalla sedia del leader fallisce anche nei due successivi tentativi con nomi di primo rilievo: Michal Kwiatkowski non ce la fa con 22'46", discorso identico per Vasil Kiryienka che, con 22'37", termina a un'incollatura da Bevin.
Bella crono di Matthews, ok Konrad e Mollema
Si infila in quinta posizione provvisoria un corridore poliedrico come Michael Matthews: l'australiano del Team Sunweb, che sta rifinendo la condizione in vista delle Ardenne, si esprime in 23'02". Stessi obiettivi e risultato simile di Dylan Teuns (BMC Racing Team), che conclude in 23'10". Giornata di riposo attivo invece per Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), impegnatosi fino a un certo punto con 25'01". Anche l'ultima carta in mano al Team Sky non è quella vincente: David De la Cruz si impegna ma il suo 23'03" è valido fino a un certo punto.
Molto sotto le attese la prestazione di Ion Izagirre (Bahrain Merida), che con 23'19" certifica l'impegno come gregario nei prossimi giorni a favore del fratellone. Insufficienti i risultati dei due colombiani: Rigoberto Urán (Team EF Education First-Drapac) va al rallentatore in 24'00" mentre Nairo Quintana (Movistar Team) non fa meglio di 23'44". Si distingue in positivo Bauke Mollema (Trek-Segafredo) con 23'09": tanto il neerlandese quanto l'austriaco Patrick Konrad (Bora Hansgrohe) - 23'12" per lui - escono dal pomeriggio con il sorriso stampato in volto.
Male i baschi più attesi, Roglic splende e vince
Va come può il miglior giovane della corsa, il maiorchino Enric Mas (Quick Step Floors), ma il 23'46" lo fa scivolare in classifica. Ben peggio di lui fa Romain Bardet (AG2R La Mondiale), sempre alle prese con il tallone d'Achille e fermo a un misero 24'06". Sufficienza piena per Emanuel Buchmann (Bora Hansgrohe) con 23'24", non altrettanto per Rudy Molard (Groupama-FDJ) che, con 24'03", segue lo stesso destino del connazionale. Va sopra le aspettative Pello Bilbao (Astana Pro Team): lui che tutto è tranne che uno scalatore si esprime in 23'37" e fa meglio di poco del ben più atteso corregionale Mikel Landa (Movistar Team), autore i 23'42".
Terzultimo a partire è Gorka Izagirre (Bahrain Merida): l'ultima speranza basca delude su tutta la linea con 23'37". Chi, invece, va come una moto è Primoz Roglic: terzo all'intermedio, lo sloveno del Team LottoNL-Jumbo aumenta la progressione nella seconda parte di gara e stampa un portentoso 22'26" che gli permette di vincere per la seconda volta in stagione, la sedicesima nella sua ancora breve carriera. Il rivale diretto dell'ex saltatore è Julian Alaphilippe: a metà prova il francese concede 22" all'avversario, al traguardo quasi raddoppia ma il suo 23'08" è tutt'altro che da disprezzare.
Lo sloveno nuovo leader davanti a Alaphilippe, domani si giunge a Eibar
Primoz Roglic vince quindi con 22'26", 9" meglio del povero Patrick Bevin, rimasto per ore e ore seduto sulla sedia più ambita ma alzatosi con un pugno di mosche. Terzo posto per Vasil Kiryienka a 11", quindi Jonathan Castroviejo a 14", Michal Kwiatkowski a 20", Michael Matthews a 36", David De la Cruz a 37", Julian Alaphilippe a 42", Bauke Mollema e Damiano Caruso a 43", con il ragusano miglior italiano della compagnia.
La nuova classifica vede al comando Roglic con 34" su Alaphilippe, 1'33" su Mollema e 1'36" su Konrad. 1'42" per il primo basco, Gorka Izagirre, quindi Buchmann a 1'48", Landa a 1'51", Bilbao a 1'57", Quintana a 2'08" e Ion Izagirre a 2'11. Domani potenziale frazione trabocchetto: da Vitoria, o Gasteiz in lingua locale, si giunge dopo 164.7 km a Eibar. Tre i ripidi gpm, l'ultimo dei quali (Azurki Gaina) di 5.5 km al 7.6%, con la vetta a 20 km dal traguardo. Probabile una volata fra le poche ruote veloci superstiti, ma non è da escludere che la fuga della prima ora, se formata da elementi di qualità, vada in porto.