Viviani, fa base ad Aviano la ripartenza azzurra
Elia, schierato con la selezione della Nazionale, conquista la volata con cui si è aperta l'Adriatica Ionica Race 2021. Podio di giornata per Persico e Pacioni, domani arrivo sul Grappa
Negli ultimi due anni ha sorriso poco, ma il fatto che torni a farlo vestendo la maglia azzurra è quantomai consolante, per non dire promettente (il pensiero, inutile negarlo, corre sempre a Tokyo): Elia Viviani aveva conquistato quest'anno una sola vittoria, in una piccola corsa francese, e oggi non è che abbia conquistato la Sanremo, ma comunque ottenere il risultato pieno dà sempre morale. Lo scenario per la nuova gioia di Elia è l'Adriatica Ionica Race 2021, nella quale il veronese vinse tre tappe (più la cronosquadre) già nel 2018: una gara che gli piace parecchio. E che sta andando, quest'anno, in scena in versione ridotta e adattata ai tempi (tra covid e il resto), tre frazioni per dare a Iván Sosa e Mark Padun un successore nell'albo d'oro della giovane corsa inventata e diretta da Moreno Argentin, alla terza edizione dopo il "buco" del 2020.
La Trieste-Aviano di 185.3 km hanno rappresentato la prima tappa della AIRace (per gli amici), frazione sostanzialmente pianeggiante. Dopo una quindicina di chilometri è partita una fuga a cinque composta da Diego Pablo Sevilla (Eolo-Kometa), Luca Rastelli (Colpack Ballan), Matteo Donegà (CT Friuli), Leslie Lührs (Tirol KTM) e Davide Cattelan (Zalf Euromobil Fior); il tedesco non ha superato alla salitella di San Michele del Carso posta dopo 30 km (Gpm vinto da Sevilla) ed è stato presto ripreso dal gruppo, gli altri hanno proceduto con un vantaggio massimo di circa 4 minuti, mantenuto per molti chilometri, con la Nazionale Italiana e la Vini Zabù a tirare il gruppo.
Per rendere la giornata più frizzante, intorno al km 90 i fuggitivi hanno sbagliato strada e ciò ha portato a una neutralizzazione della corsa per qualche minuto; una volta ripartita la gara, Cattelan si è preso il traguardo volante di Moruzzo (km 102), dopodiché il loro margine ha preso a calare sensibilmente e regolarmente, Donegà ha fatto in tempo a prendersi il secondo sprint intermedio (al primo passaggio da Aviano ai -13), e a meno di 5 km dal traguardo il gruppo è rinvenuto sui quattro.
Non restava che sprintare, e la selezione nazionale di Davide Cassani ha finalizzato al meglio il lavoro fin lì svolto, lanciando Elia Viviani al secondo successo stagionale dopo la Cholet-Pays de la Loire. Al secondo posto si è piazzato Davide Persico (Colpack), al terzo Luca Pacioni (Eolo), e poi a seguire troviamo Jakub Mareczko (Vini Zabù), Enrico Zanoncello (Bardiani-CSF), Andrea D'Amato (Iseo Rime Carnovali), Davide Boscaro (Colpack), Edgar Pinzon (Nazionale Colombia), Davide Martinelli (Astana-Premier Tech) e Stefano Di Benedetto (Work Service Marchiol Vega).
Viviani guida ovviamente la classifica generale pronta a essere stravolta domani dalla seconda tappa, che porterà i corridori da Vittorio Veneto alla Cima Grappa, 148.2 km chiusi da una ventina di chilometri di scalata dal versante di Crespano.